La letteratura postindustriale dei Trenta-Quarantenni

Abstract

Una nuova generazione letteraria italiana (la stessa che ha dato vita negli ultimi mesi ai dibattiti socio-letterari del movimento TQ) sembra aver ritrovato la via della ‘realtà’, ripartendo dal cuore problematico del capitalismo: la progressiva scomparsa del lavoro e dei diritti sociali ad esso connessi. Questo saggio ha la sua radice in un altro dello stesso autore uscito su «Resine», tutto incentrato sulla nozione di Temporanea Qualità, quella forma degradata di identità irrisolta e in transito che è stata documentata, fra il 2004 e il 2008, nei romanzi e nei reportage sulla precarietà di Dezio, Falco, Bajani, Nove, Murgia, Desiati e Ferré. In questo secondo ‘capitolo’ l’attenzione si sposta sulla narrazione del lavoro nell’età della recessione, con particolare riferimento alla piaga delle morti bianche, analizzando comparativamente i racconti editi da Sellerio e Laterza, i reportage di Rovelli, Colucci e Alemanno, le raccolte poetiche di Agustoni, Guglielmin e Franzin e i romanzi di Avallone, Argentina e Desiati, tutti apparsi fra il 2008 e il 2011.


Autore Pugliese

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  • PEGORARI D.M.

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2011

ISSN

2281-1583

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