Danno evitabile e comportamento esigibile del creditore
Abstract
L'Autore, prendendo le mosse dalla decisione posta in essere dal Supremo collegio in tema di risarcimento del danno da inadempimento (sulla scorta della quale l'acquisto aliunde di quanto costituiva oggetto della prestazione promessa, al fine di evitare o contenere il pregiudizio da lucro cessante, deve ritenersi compreso nell'ambito dell'ordinaria diligenza cui il creditore è tenuto ex art. 1227, 2° comma, c.c.), conduce una riflessione, per un verso, intorno al rapporto che intercorre tra i due commi dell'art. 1227 c.c. e, per l'altro, sulla linea di confine tra evitabilità del danno ed esigibilità del comportamento a carico del creditore.
Anno di pubblicazione
2016
ISSN
0015-783X
ISBN
Non Disponibile
Numero di citazioni Wos
Nessuna citazione
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Numero di citazioni Scopus
Non Disponibile
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Settori ERC
Non Disponibile
Codici ASJC
Non Disponibile
Condividi questo sito sui social