“Trasgressione e Attraversamento in Romeo and Juliet: dal Play Shakespeariano al Cinema di Baz Luhrmann”

Abstract

In Romeo and Juliet la legge ha un funzione fondamentale in quanto, come cercheremo di dimostrare in questo articolo, Romeo and Juliet è forse più di ogni altra opera shakespeariana il play della trasgressione, il play in cui la logica della passione si scontra con le leggi e dunque con l’ideologica del potere e dell’appartenenza, che la legge apparentemente imparziale del Principe non riesce in alcun modo a destabilizzare e che, come vedremo, finirà per uccidere, per reprimere la passione che lega i due amanti. Il titolo stesso di questa “tragedia lirica” propone l’idea di un incontro, di un incontro/scontro tra semplici nomi propri - tra Romeo e Giulietta, appunto - ovvero un ragazzo e una ragazza che si amano al di là della loro identità, del loro appartenere a mondi diversi a cui notoriamente e tristemente rimandano i (cog)nomi delle loro famiglie. L’elemento dialogico dunque, visto nel senso dell’amore, dell’eros, dell’amicizia (si pensi a Romeo e Mercutio), ma anche della tensione e del conflitto, tra soggetti, spazi e mondi diversi . Del resto nel Rinascimento inglese, come ha dimostrato Stephen Greenblatt , l’idea stessa di dialogicità e molteplicità è alla base di ogni nozione di identità, di qui anche la centralità e il gran successo della pratica e della fruizione teatrale, nonché la tendenza a pensare la corte e dunque la società come vero e proprio teatro. Gli elisabettiani, come vedremo, vivevano - in maniera diversa eppure paradossalmente vicina agli uomini e alle donne del 21° secolo - le molteplici complessità legate al passaggio e all’interazione tra dimensione pubblica e privata. Il corpo stesso del play rappresenta uno spazio incerto, uno spazio-soglia, spazio privato, (dove il diritto privato sia appunto diritto all’amore) alla ricerca continua, ineluttabile di un altrove che in questi ultimi anni si è trovato spesso ad eccedere la dimensione teatrale per far suo il pubblico cinematografico e quello musicale. Celebri in questo senso il musical West side story del 1961, la versione cinematografica del film diretta da franco Zeffirelli nel 1968 che tuttavia col suo iper-realismo e con la sua enunciazione piatta e prevedibile mortifica spesso il testo shakespeariano e la versione filmica diretta nel 1996 dal regista australiano Baz Luhrmann.


Autore Pugliese

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  • MARTINO P.

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Anno di pubblicazione

2012

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ISBN

9788882329549


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