Il Romanzo pop inglese: da Colin MacInnes a Nick Hornby
Abstract
Il rapporto tra pop e scrittura è piuttosto complesso, se il pop si pose sin dall’inizio come un’alternativa per i più giovani alla letteratura canonica, spesso sinonimo di cultura alta ed esclusiva, e se - in quanto forma di scrittura veloce, sonora, corporea - si poneva come rifiuto di forme di complessità letteraria dettata da plot, caratterizzazione e tensione drammatica, d’altro canto la sua nascita e il suo sviluppo furono sempre accompagnate da un commento di tipo letterario. Il giornalismo musicale nacque proprio negli anni cinquanta e oggi ha raggiunto forme molto complesse sino a confondersi con la scrittura accademica. Ma il pop vide anche la nascita dell’autobiografia del ‘non-fiction novel’ nonché negli ultimi decenni, di ciò che nel presente articolo definiamo romanzo pop. Gran parte della narrativa contemporanea, infatti, sembra essere particolarmente affascinata da un certo tipo di popular culture, al punto di aprirsi a influenze musicali e ad accogliere al proprio interno, quel plurilinguismo di linguaggi, di tematiche e visioni del mondo, per riprendere una terminologia di Bachtin, che è proprio della cultura pop, come testimoniato dall’opera di Colin MacInnes e da quella di Jonathan Coe, Douglas Coupland, Salman Rushdie, Tony Parsons, Nick Hornby e soprattutto Hanif Kureishi.
Anno di pubblicazione
2012
ISSN
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ISBN
978-88-8063-705-9
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