Riduzione della caparra manifestamente eccessiva, tra riqualificazione in termini di penale e nullità per violazione del dovere generale di solidarietà e buona fede

Abstract

Lo scritto si sofferma sui poteri di intervento del giudice rispetto ai contratti gravemente squilibrati. A commento di un'ordinanza della Corte Costituzionale che mostra di ritenere possibile la dichiarazione di nullità dell'accordo o della clausola sul presupposto della violazione del principio generale di solidarietà (Art. 2 Cost.) o comunque del dovere generale di buona fede (art. 1375 Cost.), l’A. sottolinea la pluralità di strumenti – tutti ugualmente corretti sul piano tecnico – a disposizione del giudice che voglia correggere gli eccessi dell’autonomia contrattuale, quando appaia evidente il difetto di equilibrio che affligge l’operazione economica imposta da una all'altra parte. Tuttavia, se il sistema è chiaro nel consentire al giudice l’intervento (il che puntualmente si verifica nei momenti di grave crisi e trasformazione della società), lo è ugualmente nel richiedere un percorso argomentativo adeguato, che valga a prevenire il rischio di abusi e consenta un sindacato sulla correttezza della soluzione raggiunta e della motivazione che la giustifica.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • Astone F.

Titolo volume/Rivista

GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE


Anno di pubblicazione

2013

ISSN

0436-0222

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