Per una pedagogia dell'inclusione. A partire da Vygotskij
Abstract
L’educazione speciale può fare molto per la compensazione delle costituzioni atipiche. Può fare molto, nel senso che essa non si limita esclusivamente a portar fuori – come si suole dire – le abilità alternative implicite nell’organismo, ma “crea” e “plasma” queste possibilità, in base alle tecniche e ai media disponibili. In altri termini, compensare non significa limitarsi a sviluppare alcune capacità, sulla base di uno sviluppo – che si presume – deterministico e prefissato. No: compensare significa modificare continuamente lo sviluppo stesso, in modo che siano possibili abilità culturalmente plasmate e sempre nuove – non riducibili a semplici espressioni della dotazione biologica dell’organismo.
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2015
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