Le direzioni della scrittura scientifica: digitale, collaborativa, distribuita.
Abstract
Il Comitato di Esperti per la Politica della Ricerca del MIUR ammoniva nel 2011 che i meccanismi di valutazione si sarebbero dovuti realizzare "con standard e procedure confrontabili e comprensibili a livello europeo e internazionale, anche per poter attrarre talenti da altri Paesi” (CEPR, 2011, p. 2). Condividendo il medesimo obiettivo l’ANVUR (Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ed il Ministero hanno recentemente rimodulato le regole e le prassi della valutazione della ricerca italiana. Purtroppo però, sebbene gli standard siano utili e talvolta necessari, l’applicazione di sistemi valutativi troppo rigidi rischia di riprodurre la mediocrità, piuttosto che valorizzare l’innovazione e le eccellenze, perché i casi più divergenti e originali sfuggono alle griglie dei valutatori. Nel saggio si discutono alcune pratiche di pubblicazione accademica che rappresentano una pista evolutiva dell’editoria scientifica nei prossimi anni.
Anno di pubblicazione
2012
ISSN
1827-0824
ISBN
Non Disponibile
Numero di citazioni Wos
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