Le tre edizioni del commento alla ‘Commeida’ del P. Pompeo Venturi, in AA.VV., «Per beneficio e concordia di studio». Studi danteschi offerti a Enrico Malato per i suoi ottant’anni, a cura di A. MAZZUCCHI, Cittadella, Bertoncello Arti Grafiche, 2015, pp. 529-541
Abstract
Si tratta di uno studio in vista della pubblicazione, nell'ambito dell'Edizione Nazionale dei Commenti danteschi, promossa dal Centro Pio Rajna, del commento alla Commedia del p. Pompeo Venturi. In particolare, sono state ricostruite le fasi elaborative del commento venturiano, pubblicato in tre redazioni diverse nel 1732, nel 1739 e nel 1749. Il lavoro si inserisce nel contesto nel contesto del rinnovato interesse nei confronti di Dante e della sua opera maggiore, che caratterizza la cultura letteraria dell'Italia della prima metà del Settecento. In questo quadro, esso riveste un grande valore storico-culturale, in quanto rappresenta il primo commento integrale alla Commedia dopo quelli di Ludovico Dolce e Bernardino Daniello, realizzati nella seconda metà del Cinquecento, ponendosi naturalmente come punto di partenza, anche per la notevole fortuna di cui ha goduto fino ai primi del XIX secolo, della moderna critica dantesca. Ma lo studio, rivedendo in parte i giudizi di Foscolo e Gioberti, che imputavano ai gesuiti un atteggiamento pregiudizialmente ostile nei confronti del poeta fiorentino, ha cercato soprattutto di mettere in evidenza come il commento del Venturi, sia pure con incertezze e gravi contraddizioni, costituisca l'approdo criticamente consapevole di una linea più moderata che a partire dalla fine del Cinquecento si era affermata all'interno della Compagnia di Gesù.
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2015
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