Le recenti novità fiscali per il concordato ai fini delle imposte sui redditi

Abstract

Il concordato preventivo non gode di una disciplina specifica ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto al punto che l’attenzione del legislatore fiscale si è storicamente indirizzata su due aspetti: la cessione e il trasferimento dei beni e dei diritti compresi nel patrimonio dell’impresa; gli effetti conseguenti alla riduzione delle passività per effetto della omologazione e della esecuzione della proposta concordataria. A tali norme saranno riservate le considerazioni successive non senza sottolineare l’attenzione particolare che l’art. 101 del TUIR dedica anche agli effetti nei confronti dei creditori a causa della perdita dovuta al minor realizzo del credito in ragione della percentuale di soddisfazione prevista dalla proposta concordataria.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • F. Paparella

Titolo volume/Rivista

RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO TRIBUTARIO


Anno di pubblicazione

2016

ISSN

2280-1332

ISBN

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