La funzione ecologica della proprietà collettiva sulle terre ancestrali: un nuovo modello di rapporto tra diritti umani e tutela dell'ambiente?

Abstract

Le corti internazionali dei diritti dell'uomo, come nel caso della CEDU, garantiscono usualmente una protezione dell'ambiente solo in un modo indiretto, quando applicano regole volte a proteggere valori differenti quali la vita umana o la privata abitazione, in controversie che coinvolgono (anche) la lesione di beni naturali o ecologici. Questo articolo tratta dell'approccio particolare riguardo alla protezione dell'ambiente sviluppato dalla Corte Inter-Americana dei diritti dell'uomo, nel definire e tutelare il diritto di proprietà collettiva sulle terre ancestrali delle popolazioni indigene e tribali. L'idea è che un tale diritto svolga in sé una funzione diretta di tutela ambientale, in virtù del carattere intrinsecamente ecologico di una siffatta proprietà collettiva. L'esistenza di questa funzione intrinseca di tutela ambientale comporta importanti conseguenze anche sul rapporto di tale diritto con i poteri pubblici deputati alla protezione del bene-ambiente, come il recentissimo caso Kalina dimostra.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • S. Di Benedetto

Titolo volume/Rivista

DIRITTI UMANI E DIRITTO INTERNAZIONALE


Anno di pubblicazione

2016

ISSN

1971-7105

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