Introduzione e diffusione in Italia di animali esotici dal Nuovo Mondo: il caso del tacchino (Meleagris gallopavo L.)
Abstract
Il tacchino (Meleagris gallopavo L.) fu importato, con ogni probabilità, dall’America in Spagna nel 1511 come attesta un documento, del 24 ottobre dello stesso anno, firmato dal vescovo di Valencia che imponeva ad ogni nave di trasportare dalle Isole e dalla Tierra Firme a Siviglia, dieci tacchini da riproduzione, metà maschi e metà femmine. In Italia, invece, giunse nel 1520 quando una coppia di tacchini, un maschio e una femmina bianca, fu inviata come regalo dal vescovo di Hispaniola Geraldini al cardinale Pucci a Roma. Invece una delle prime testimonianze iconografiche potrebbe essere rappresentata dagli stucchi realizzati nelle Logge Vaticane. In seguito, nella metà del XVI secolo, numerose leggi suntuarie i Italia settentrionale proibirono la vendita e il consumo di tacchini. Infine in questi ultimi anni numerosi sono stati i rinvenimenti di resti di tacchino (Meleagris gallopavo L.) negli scavi archeologici di diversi contesti del XVI- XVII secolo che delineano una lenta ma progressiva diffusione di questo volatile in Italia.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
-
De Grossi Mazzorin J.
Titolo volume/Rivista
L'IDOMENEO
Anno di pubblicazione
2016
ISSN
2038-0313
ISBN
Non Disponibile
Numero di citazioni Wos
Nessuna citazione
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Numero di citazioni Scopus
Non Disponibile
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Settori ERC
Non Disponibile
Codici ASJC
Non Disponibile
Condividi questo sito sui social