Internazionalismo e meridionalismo ne La Guerra europea di Antonio de Viti de Marco
Abstract
Il saggio esamina il ruolo e la riflessione svolta dalla figura intellettuale e politica di Antonio de Viti de Marco durante il primo conflitto mondiale. Esponente di spicco della democrazia radicale e convinto sostenitore dell'opzione liberista come chiave per affrancare il Mezzogiorno d'Italia dalla morsa del sottosviluppo politico ed economico, allo scoppio della Prima guerra mondiale de Viti de Marco fu uno dei pochi che, in Italia, seppe inquadrare la necessità dell'intervento in guerra a fianco dell'Intesa come necessario, oltre che completare il processo di unificazione nazionale, soprattutto per sconfiggere il principale nemico del progresso nell'Europa dell'epoca, vale a dire l'imperialismo della Germania guglielmina e dell'Impero austro-ungarico. Il saggio ricostruisce le basi teoriche e politiche su cui andò maturando tale precisa impostazione politica, dimostrando come essa derivasse dall'influsso esercitato sul marchese salentino dalle riflessioni sviluppate nei circoli liberali progressisti britannici, oltre che dalla profonda ammirazione nutrita nei confronti di Woodrow Wilson, che fecero di de Viti de Marco uno dei principali esponenti del wilsonismo italiano.
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2017
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