Il gruppo come spazio privilegiato della formazione clinica alla clinica.

Abstract

Lo sviluppo della competenza a trattare con la propria e altrui soggettività – che implica la capacità di distinguere tra il proprio mondo psicologico e quello altrui, e che individuiamo come competenza fondamentale dello psicologo clinico – non può essere rimandato al là e allora dell’esperienza professionale. Lo stesso setting formativo va concepito come contesto in cui esercitare la capacità di elaborare il ruolo costruttivo e al contempo vincolante della soggettività nel processo conoscitivo e nella costruzione dell’esperienza. Detto in altri termini, la costruzione socio-simbolica dell'immagine professionale non si esaurisce – dunque non può essere perseguita – sul piano funzionale e cognitivo, attraverso la conoscenza dei suoi oggetti e dei suoi parametri di funzionamento, ma richiede specifici setting formativi volti a governare i modelli di fruizione e conoscenza degli attori in formazione. Possiamo così esplicitare l’idea che il gruppo esperienziale sia il dispositivo per eccellenza della formazione clinica alla clinica, dove non si procede nonostante, ma a partire da e attraverso i codici culturali, simbolici, emozionali che i partecipanti propongono; codici che il setting dovrà consentire di visualizzare, pensare, elaborare.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • Montesarchio G. , Venuleo C.

Titolo volume/Rivista

Psicoterapie


Anno di pubblicazione

2010

ISSN

Non Disponibile

ISBN

Non Disponibile


Numero di citazioni Wos

Nessuna citazione

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Numero di citazioni Scopus

Non Disponibile

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Settori ERC

Non Disponibile

Codici ASJC

Non Disponibile