Guerra, impero e doctrina civilizadora in Juan Ginés de Sepúlveda

Abstract

Per secoli il Democrates alter, il libro che teorizzava le cause della giusta guerra contro gli indios, e la sua Apologia, presentata contro Las Casas a Valladolid durante la Controversia del 1550-51, hanno subito una sorta di damnatio memoriae in quanto il loro autore Juan Ginés de Sepúlveda è stato considerato una sorta di avvocato del diavolo, il propugnatore della sottomissione degli indios con tutti i mezzi e uno dei vati dell’imperialismo spagnolo. Ma le idee espresse dall’umanista andaluso risentirono di una trattatistica di stampo protestante che utilizzò a piene mani la Brevísima Relacíon de la destrucción de las Indias di Bartolomé de las Casas per mostrare all’Europa su quali crimini veniva costruito l’imperialismo spagnolo. La Brevísima Relacíon sarà tradotta in fiammingo, francese, tedesco, dal 1578 fino alla metà del ‘700 ben 43 volte: insomma, schierarsi nel XVI e XVII secolo per Las Casas o per Sepúlveda voleva dire essere antispagnoli o filospagnoli. Questo lavoro analizza il concetto di impero in Sepúlveda e la sua “doctrina civilizadora” o come è stata definita da alcuni studiosi la conquista come atto di amore.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • G. Patisso

Titolo volume/Rivista

GIORNALE DI STORIA


Anno di pubblicazione

2012

ISSN

2036-4938

ISBN

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