Gli astragali della tomba 101 della necropoli di Varranone (Poggio Picenze - AQ): elementi apotropaici per i vivi o per i morti?

Abstract

Da sempre, nel mondo antico fino ai nostri tempi, l’astragalo ha rivestito un ruolo particolare con duplice funzione: sacrale nella pratica della divinazione e profana nel gioco di giovani e adulti. Gli astragali utilizzati a tal fine possono appartenere a diverse specie animali. Soprattutto se provenienti da piccoli ruminanti e suini, le sue dimensioni sono modeste e permettono agevolmente la manipolazione contemporanea di più ossa. Gruppi di astragali, talora modificati, sono stati rinvenuti in numerosi siti della penisola. I gruppi più numerosi di astragali si trovano in contesti funerari e religiosi. Uno dei rinvenimenti più famosi è quello della necropoli ellenistica di Locri Epizefiri, dove sono documentate diverse tombe anche con gruppi che superano i 1000 esemplari. Il recente rinvenimento di astragali disposti a mo’ di cordone nella tomba 101 della necropoli di Varranone a Poggio Picenze (III secolo a.C.) ha posto alcuni interrogativi sull’esatto significato di questa disposizione, dove gli astragali sembrano assumere il significato di una serie potente di amuleti. Meno chiaro è chi ne fosse il fruitore, se la donna sepolta, di cui si voleva tutelare la sepoltura, oppure la stessa comunità cui apparteneva che voleva proteggersi da un eventuale “ritorno” della defunta.


Tutti gli autori

  • De Grossi Mazzorin J.

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Anno di pubblicazione

2014

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