Ein unausrottbare Verständnis? L’eredità del finalismo nel dibattito penalistico italiano
Abstract
I grandi concetto del pensiero di Hans Welzel – azione finalistica, topica delle sachlogische Strukturen, adeguatezza sociale, rilievo del disvalore di condotta, dominio finalistico sul fatto nel concorso, funzione tipizzante del dolo, teoria della colpevolezza nell’interpretazione dell’error iuris – pur attraverso rimodulazioni anche radicali, sono entrati da tempo a far parte della discussione penalistica italiana: una rinnovata riflessione sugli esiti di questo dibattito impone un recupero di quella stretta connessione tra fondazione dommatica e filosofica che ha caratterizzato l’edificio welzeliano e i suoi sviluppi. Peraltro, l’eredità di questo pensiero in Italia è stata accettata da sempre con beneficio di inventario. Si potrebbe dire anzi che ciò che resta del pensiero di Welzel è una dogmatica “dewelzelianizzata”, nella quale i concetti fondamentali sopravvivono al loro Autore in qualche modo destrutturati: ad es. il dolo come elemento connotativo della tipicità, ma inteso sempre più in senso oggettivo e normativo; il definitivo superamento dell’idea dicotomica di responsabilità penale, come giustapposizione di causalità e dato interiore attraverso recupero della dimensione significativa del fatto (condotta finalisticamente orientata, azione socialmente adeguata, colpevolezza in senso normativo); la trasmutazione della Schuldlehre, che oggi viene utilizzata anche con riguardo a determinati elementi nucleari del fatto (così rispetto alla problematica dell’error aetatis).
Anno di pubblicazione
2013
ISSN
1972-3857
ISBN
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