A. Isoni, Alla ricerca di una strategia europea per le foreste, in M. Brocca, M. Troisi (a cura di), I boschi e le foreste come frontiere del dialogo tra scienze giuridiche e scienze della vita. Dalle radici storiche alle prospettive future, Napoli, Editoriale scientifica, 2014, pp. 135-154.

Abstract

Il settore della cooperazione europea in materia forestale si presta molto bene a rappresentare una sorta di paradigma delle modalità assunte dal processo di integrazione europea e di come esso si sia sviluppato nel corso di questi decenni. Infatti, l'intervento comunitario nel settore forestale è stato caratterizzato dalla prevalenza dell'approccio fondato sul concetto cardine del processo di integrazione europea, vale a dire lo spill-over. Con questo termine inglese – che può essere tradotto in italiano con ricaduta, ripercussione – nel linguaggio politologico si suole indicare il principale strumento di cui si è avvalso il metodo funzionalista di integrazione europea che, come sappiamo, ha prevalso sin dai primi anni '50 del XX secolo nel processo sfociato, infine, nell'istituzione dell'Unione europea nel 1992. Proprio il 1992 rappresenta una sorta di anno magico per lo sviluppo delle prime forme di intervento comunitario in ambito forestale, sulla falsariga dello straordinario moto di riforma cui fu sottoposto l'edificio comunitario negli anni successivi alla fine della guerra fredda. Infatti, le principali ragioni che hanno portato ad inaugurare una prima, seppur timida politica di intervento comunitario in ambito forestale, trovano la loro origine in settori apparentemente distanti dalla gestione dei boschi e delle foreste ma che, in realtà, dimostrano la bontà di una teoria e di una pratica di integrazione suscettibili di condurre a risultati insperati. Le principali ragioni che condussero nel 1992 ad iniziare a parlare di una strategia comunitaria per i boschi e le foreste risiedono in almeno due ordini di fattori. Il primo e anche il più importante è sicuramente costituito dalla crisi della PAC, con il suo corollario di sovrapproduzione e di deficit strutturale, come conseguenza della insostenibile politica di sostegno ai prezzi adottata nei decenni precedenti. Al fine di ridurre l'incidenza della PAC sul bilancio comunitario, nel 1992 vedeva finalmente la luce la prima significativa riforma della politica agricola comune – la c.d. Riforma MacSharry – che prevedeva una riduzione del sostegno al settore agricolo e una radicale riforma della concezione stessa dell'agricoltura europea, che sarebbe dovuta passare dal paradigma produttivista a quello multifunzionale. In questo senso, si iniziava a rendere indispensabile una riduzione dello sfruttamento dei suoli agricoli, attraverso l'incentivazione dei processi di rimboschimento e una rinnovata sensibilità nei confronti delle risorse forestali, intese come potenziali fonti alternative di integrazione al reddito dei contadini. Accanto a questa concezione, sicuramente prevalente e tipicamente funzionalista – si stagliava anche la recente sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e del problema della deforestazione, che proprio nel 1992 conoscevano uno straordinario risultato politico e mediatico grazie alla conferenza di Rio de Janeiro, organizzata dalle Nazioni Unite nella città brasiliana per discutere sui rischi della deforestazione in Amazzonia e sui conseguenti rischi per la salute del pianeta e per la stessa sopravvivenza della specie umana. È evidente, da queste poche righe, come la questione dell'agricoltura e del cambiamento climatico abbia consentito di allargare l'ambito di intervento dell'Unione europea al settore delle foreste e dei boschi, anche attraverso la prima definizione di una politica forestale a fini industriali, come peraltro aveva già rivelato la decisione del Consiglio del 29 maggio 1989 di istituire un Comitato permanente per studiare le questioni inerenti il settore forestale, seguita poi nel 1997 e nel 1998 dalle decisioni della Commissione europea di istituire dei comitati incaricati di occuparsi esclusivamente del ruolo delle risorse forestali nell'ambito della PAC e delle problematiche relative alle industrie di trasformazione del legno. Dunque, ritornando alla premessa iniziale


Autore Pugliese

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  • Isoni A.

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2014

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