Modelli matematici con memoria non lineare e Laplaciano frazionario per il sistema glucosio-insulina: applicazioni a diabete e sindrome metabolica
Titolo
Modelli matematici con memoria non lineare e Laplaciano frazionario per il sistema glucosio-insulina: applicazioni a diabete e sindrome metabolica
Tipologia Ambito fonte
Regionale
Programma
APQ Reg. Puglia su Spec. Int. e Sost. Ambient. 2013
Misura
FIR - Future In Research
Capofila/Coordinatore
Università Degli Studi Di Bari Aldo MoroDipartimento/Istituto
Dipartimento di Matematica
Abstract
Si stima che circa il 5% della popolazione mondiale sia affetta da diabete mellito. Il diabete di tipo 1 causa la progressiva distruzione autoimmune delle cellule beta nel pancreas che producono l'insulina, rendendo indispensabile la terapia insulinica. Il diabete di tipo 2, ben più diffuso, è associato alla resistenza all'insulina da parte degli organi; nei casi più gravi, anche per questa patologia è prescritta una terapia insulinica.Una maggiore accuratezza della somministrazione della terapia insulinica permette di ridurre gli eventi di iperglicemia e ipoglicemia, entrambi pericolosi per la salute, che si verificano a seconda che l'insulina in circolo sia rispettivamente insufficiente o troppo abbondante.I complessi meccanismi che regolano la produzione del glucosio e dell'insulina nell'organismo, ed il loro utilizzo, possono essere rappresentati con diversi modelli matematici, in particolare con sistemi di equazioni differenziali. Lo scopo di questo progetto è di ideare nuovi modelli che possano descrivere più accuratamente alcune funzionalità metaboliche e biologiche.I modelli sviluppati potranno contribuire a perfezionare la comprensione di alcuni meccanismi legati all'insorgere della malattia e alle alterazioni che essa causa al metabolismo. Potenzialmente, i modelli possono contribuire a perfezionare la terapia insulinica, calibrandola meglio e quindi migliorando la salute del paziente ed aiutandolo a gestire la propria patologia.
Keywords
Salute, benessere e dinamiche socioculturali
Condividi questo sito sui social