Controllo Biologico per Incremento contro Aleurocanthus spiniferus
Acronimo
COBIAS
Tipologia Ambito fonte
Regionale
Programma
DGR Puglia "Ricerca in Agricoltura" 2012-2014
Call / Bando / Intervento specifico
Avviso per Proposte proget. di Ricerca e Speriment. in Agricol.
Capofila/Coordinatore
Università Degli Studi Di Bari Aldo MoroSoggetti Partner Pugliesi
Soggetti Partner Non Pugliesi
- Non Disponibile
Referente Scientifico
Costo Totale del Progetto
155.000,00 €
Contributo Totale del Progetto
100.000,00 €
Data di inizio
2016
Data di fine
15/03/19
Abstract
La proposta progettuale prospetta la produzione massale in laboratorio d’insetti utili a partire da parentali raccolti in campo, al fine di liberare nelle coltivazioni grandi quantità di antagonisti dell’Aleurocanthus spiniferus (da ora AS). L’individuazione delle specie candidate al ruolo di antagonisti di allevamento è già avvenuta negli agrumeti infestati da AS in Puglia,dove abbiamo osservato queste due specie, precisamente l’Oenopia conglobata e il Clitostethus arcuatus, entrambi Coleoptera Coccinellidae, predare attivamente l’AS. Sappiamo, inoltre, che queste due specie predano l’AS sia da adulti sia da larve e che possono completare il loro ciclo biologico a carico di AS. Altri punti di forza della fattibilità di questa proposta consistono: (1) nella provata possibilità di allevare entrambe le specie in laboratorio su dieta artificiale; (2) nelle modeste esigenze termiche delle specie; (3)nell’indigenato delle due specie. La dieta artificiale è un’importante opportunità nell’allevamento di antagonisti; infatti tale dieta può essere preparata nelle quantità e nei tempi opportuni per le necessità di allevamento senza soggiacere al ciclo delle stagioni ovvero ai tempi e alle necessità di prede di allevamento. Queste prede di allevamento sarebbero particolarmente difficili da produrre nelle quantità necessarie, in quanto si tratta di Rhynchota da allevare su piante in coltivazione. Si puntualizza che quest’ultimo caso porterebbe a un allevamento ecologicamente fallimentare perché non potremmo mai allevare efficientemente i predatori. Le modeste esigenze termiche delle specie candidate come nemici naturali sono anche importanti perché permettono di condurre allevamenti massali, in laboratorio, senza il costo del riscaldamento o di ambienti particolari. Questo consente di produrre predatori in inverno: prima che l’AS riprenda a riprodursi attivamente in campo, e permette di inondare di nemici naturali le popolazioni di AS in primavera, quando il fitofago è decimabile dai predatori. L’indigenato delle due specie di predatori permette, infine, di attingere a popolazioni locali ecologicamente meglio adattate alle condizioni climatiche degli stessi campi nei quali le loro progenie saranno liberate. Schematicamente, si intende raccogliere in campo un certo numero d’individui di Clitostethus arcuatus e Oenopia conglobata su piante infestate da AS. Tali individui saranno allevati con dieta artificiale, in coppie confinate in contenitori identificati. Da queste coppie otterremo delle linee di progenie che saranno valutate per caratteristiche di dimensione, sanità rispetto a malattie e parassiti, attività predatoria, fertilità. Tali linee saranno anche identificate geneticamente. Le migliori linee di progenie saranno allevate in massa, sempre in contenitori identificati e con dieta artificiale, e moltiplicate in modo da ottenere una/due deposizioni prima di liberare gli adulti in campo. In questa fase cercheremo di selezionare linee di progenie particolarmente adatte alle condizioni dei campi nei quali saranno liberate. Nel corso dell’allevamento si valuteranno continuamente le performance e lo stato sanitario delle generazioni che si susseguiranno. A partire dalle prime liberazioni in campo si valuterà l’impatto dei predatori sulle popolazioni di AS contro i quali sono stati liberati. Nel luogo dove ci sarà la realizzazione del progetto avverrà: 1) la preparazione della dieta artificiale, con l’ausilio di due cucine domestiche appositamente utilizzate; 2) la conservazione della dieta pronta in un frigorifero provvisto di datalogger per il controllo delle temperature; 3) l’allestimento dei singoli contenitori di allevamento. In questo locale si gestirà anche la sanificazione dell’acqua, di tutti gli accessori e della vetreria e utensili da laboratorio, lo smaltimento dei rifiuti. Anche la registrazione degli eventi, delle produzioni e di tutto quanto riguarda la gestione dell’allevamento, avverrà nello stesso locale. Il locale di allevamento ospiterà, su 13 scaffali provvisti ognuno di quattro ripiani, i contenitori durante l’allevamento dei predatori. Le progenie ottenute nell’allevamento saranno liberate settimanalmente in due siti nell’area infestata in provincia di Lecce, da identificare, prossimi ad agrumeti infestati da AS e ad aree d’interesse naturalistico. I contenitori di allevamento saranno collocati all’ombra su piante di agrumi con i coperchi aperti e posti in diagonale. Tanto al fine di permettere ai predatori di abbandonare gradualmente l’allevamento quando la dieta artificiale perde di qualità. Negli stessi siti sarà verificato l’impatto dei predatori con osservazioni dirette e conteggi della popolazione di AS condotti in situ al fine di impedire l’indesiderata dispersione del fitofago oltre le aree già infestate.
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