Tecniche innovative ed ecosostenibili per il monitoraggio e il contenimento della Sputacchina Media.
Acronimo
Philenustop
Tipologia Ambito fonte
Regionale
Programma
DGR Puglia "Parco Ricerca su CODIRO" 2015
Asse
Linea
Azione
Call / Bando / Intervento specifico
Bando Proposte proget. di Ricerca - Cod. C
Capofila/Coordinatore
OLIVETI D'ITALIASoggetti Partner Pugliesi
- OLIVETI D'ITALIA
- Università Degli Studi Di Bari "Aldo Moro
Referente Scientifico
Costo Totale del Progetto
27.010,00 €
Contributo Totale del Progetto
21.900,00 €
Settore di appartenenza dell'investimento ATECO (numerico)
Settore di appartenenza dell'investimento ATECO (descrizione)
Data di inizio
2017
Data di fine
20/11/18
Abstract
La necessità di trovare un metodo di contenimento e prevenzione del batterio, attraverso il controllo del suo vettore, di abbattere radicalmente l’utilizzo dei prodotti chimici di sintesi in campo e la volontà di salvaguardare l’olivicoltura Salentina patrimonio produttivo e paesaggistico di tutto il territorio regionale ci spinge come tecnici specializzati e operatori del settore a individuare delle tecniche agronomiche innovative ed ecosostenibili in grado di contenere e prevenire la diffusione della Xylella fastidiosa. Essenzialmente il progetto intende raccogliere le comprovate competenze multidisciplinari dei proponenti per lo sviluppo di un modello innovativo di gestione degli oliveti allo scopo di contenere e prevenire la diffusione del batterio, senza intaccare il valore qualitativo dell’olio prodotto e la sostenibilità agronomica ed economica degli oliveti. La messa a punto delle tecniche agronomiche innovative, la loro verifica e validazione e il trasferimento del know-how agli operatori del settore avverrà nell’arco di un biennio grazie all’impiego delle risorse provenienti dal finanziamento, il cofinanziamento dei proponenti e dei partecipanti nonché la disponibilità delle risorse intellettuali, tecniche e strumentali che le unità operative posseggono in virtù della pluriennale documentata esperienza nel campo dell’olivicoltura, della meccanizzazione agricola, delle macchine ed impianti per la trasformazione delle più innovative tecniche analitiche e delle profonde conoscenze delle problematiche inerenti la gestione sostenibile degli impianti olivicoli. La proposta progettuale di Oliveti d’Italia in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari ed in sintonia con i temi di ricerca 8, 9 e 10 del punto 4.2 nelle linee guida per il parco della ricerca e sperimentazione finalizzata alla prevenzione e al contenimento del complesso del disseccamento rapido dell’olivo (Co.Di.R.O.) si articola complessivamente in 2 punti chiave: 1. Monitoraggio: grazie alla decennale esperienza pregressa nel monitoraggio su ampie superfici anche attraverso sistemi informatici della presenza della Bactrocera oleae, si propone di modificare il software di gestione ed applicarlo al monitoraggio della “sputacchina media” al fine di consentire il monitoraggio anche informatico dapprima su una superficie circoscritta al campo sperimentale e successivamente estendibile all’intera provincia di Brindisi. 2. Tecniche colturali innovative: viste le caratteristiche fisiche del vettore, il suo ciclo biologico e la sua potenziale diffusione (Pollini, 2013); vista la natura degli impianti olivicoli presenti nella zona dell’alto Salento forma di allevamento degli alberi, sesti e densità d’impianto (Camposeo, 2014) ed in merito allo studio ed analisi dei fattori ambientali predisponenti la diffusione delle infezioni e non ultimo con l’obiettivo di favorire il corretto sviluppo vegeto-produttivo delle piante, si propone di: a) valutare l’efficacia della spollonatura degli alberi e del diradamento della chioma mediante l’eliminazione di germogli, rami e brachette, che si trovano ad una distanza minima di 2 metri dal suolo al fine di eliminare qualsiasi via di contagio verso gli alberi in presenza di vettori potenzialmente infetti; b) valutare, mediante monitoraggio del vettore, l’efficacia di tre diversi tipi di lavorazione del suolo quali la fresatura, l’erpicatura a dischi e la trinciatura nel contenimento delle popolazioni della Sputacchina media confrontando inoltre la sostenibilità delle tre operazioni colturali attraverso il consumo della sostanza organica (Metodo Walkley-Black) e il quantitativo di carburante adoperato; c) valutare, mediante monitoraggio del vettore, l’efficacia della disposizione di reti anti insetto disposte a recinto sui bordi del campo pilota per una altezza massima di 2 m dal suolo.
Ambito Tecnologico Produttivo
Ambito di Applicazione/Mercato
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