VALUTAZIONE DEL GERMOPLASMA OLIVICOLO PUGLIESE E MIGLIORAMENTO GENETICO PER LA RESISTENZA A XYLELLA FASTIDIOSA


Acronimo

Redoxy

Tipologia Ambito fonte

Regionale

Programma

DGR Puglia "Parco Ricerca su CODIRO" 2015


Asse

Linea

Azione


Call / Bando / Intervento specifico

Bando Proposte proget. di Ricerca - Cod. A

Soggetti Partner Pugliesi


Referente Scientifico

Savino Vito Nicola

Costo Totale del Progetto

241.800,00 €

Contributo Totale del Progetto

186.000,00 €


Settore di appartenenza dell'investimento ATECO (numerico)

Settore di appartenenza dell'investimento ATECO (descrizione)


Data di inizio

2017

Data di fine

23/01/20


Abstract

Il complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CODiRO) è una grave emergenza fitosanitaria scoppiata da pochi anni nel Salento. E’ noto che l’olivo manifesta diversa suscettibilità varietale alle più comuni malattie sia di origine fungina sia virale, mentre scarse o addirittura assenti sono le informazioni sul diverso comportamento delle varietà di olivo verso malattie di origine batterica. In altri patosistemi, come ad esempio quello costituito da vite o agrumi ed il patogeno da quarantena Xylella fastidiosa, le informazioni disponibili sono maggiori e dimostrano il coinvolgimento di meccanismi di resistenza nel diverso comportamento varietale. Attualmente, non essendo disponibili fitofarmaci per il controllo del patogeno, la resistenza varietale potrebbe essere l’unico strumento a disposizione per il rilancio dell’olivicoltura e il recupero paesaggistico salentino. Osservazioni preliminari effettuate su piante di olivo affette dal CODIRO sembrano non escludere una diversa risposta sintomatologica tra le tra varietà. Cvs pugliesi quali Ogliarola salentina e Cellina di Nardò risultano essere le più suscettibili, mentre il Leccino di origine toscana sembra essere il più tollerante. Considerata l’ampia piattaforma varietale pugliese che caratterizza l’olivo, si ritiene di particolare importanza avviare uno studio per valutare la suscettibilità varietale a Xylella fastidiosa sub. pauca di germoplasma autoctono di olivo pugliese e delle linee F1 ottenute da un incrocio controllato tra le cv. Simona x Oliastro. Inoltre, verranno prodotte, mediante breeding programmato, progenie di alcune varietà ritenute maggiormente tolleranti come il Leccino al fine di ottenere nuove linee portatrici di caratteri di resistenza e agronomicamente validi. Tali linee saranno anche valutate per studiare la segregazione dei possibili geni coinvolti nella resistenza ed ad oggi ignoti. La ricerca prevede un approccio multidisciplinare al fine di individuare fonti di resistenza genica nelle accessioni di olivo autoctone pugliesi e nelle linee F1 ottenute in precedenti programmi di breeding, oltre ad avvalersi di tale variabilità genetica per lo studio avanzato dei fattori che regolano la resistenza a X.f.: - attraverso prove di campo, per verificare il comportamento delle singole accessioni in condizioni ambientali tipiche del Salento, verificare all’avvenuta infezione naturale e l’eventuale preferenza dei vettori alle singole varietà; - attraverso inoculazione artificiale, quale possibile strumento di screening rapido delle varietà maggiormente tolleranti; - attraverso breeding per ottenere nuove linee di resistenza e studiare la segregazione dei caratteri di resistenza; - attraverso lo studio dei fattori genetici coinvolti e approccio di next generation sequencing per individuare i geni coinvolti e comprendere i meccanismi della resistenza. L’approccio multidisciplinare offerto dai componenti del gruppo di ricerca e l’ampia disponibilità di materiale vegetale, consentirà di realizzare le attività progettuali nei tempi previsti e con metodologie innovative ed integrate.


Ambito Tecnologico Produttivo

Ambito di Applicazione/Mercato