Effettua una ricerca
Anna Lamanuzzi
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/01 - Diritto Privato
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il lavoro analizza la disciplina dei criteri di imputazione nel regime di responsabilità delineato dalla direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. Poiché il legislatore italiano ha dato attuazione a tale direttiva comunitaria con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il lavoro analizza altresì la disciplina dei criteri di imputazione della responsabilità ambientale ivi sancita dal legislatore italiano, mettendola a confronto con quanto previsto dalla disciplina comunitaria.
Il lavoro parte dalla analisi dei criteri di imputazione della responsabilità ambientale delineati nella direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale e nella originaria formulazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con cui il legislatore italiano ha dato attuazione a tale direttiva. Muovendo dalla suddetta analisi, il lavoro esamina l’evoluzione della disciplina dei criteri di imputazione della responsabilità ambientale nella normativa italiana attraverso le modifiche apportate dal legislatore italiano, con la legge 6 agosto 2013, n. 97, al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per adeguare la disciplina nazionale a quella comunitaria.
Il lavoro, commentando la sentenza della Cassazione Civile, Sez. III, 8 luglio 2010, n. 16157, si occupa di un problema classico e ricorrente in materia di mediazione ossia il diritto alla divisione della provvigione in ipotesi di pluralità di mediatori. Esamina la giurisprudenza e le teorie espresse in dottrina analizzando il problema del nesso di causalità tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare e la questione del nesso di causalità, nell’ipotesi di pluralità di mediatori, tra l’attività svolta da ciascuno e la conclusione dell’affare.
Condividi questo sito sui social