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Domenico Garofalo
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: societa', ambiente,culture
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/07 - Diritto del Lavoro
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
La riforma del sistema pensionistico attuata con il d.l. n. 201/2011 ha determinato un consistente aggravamento dei requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione di vecchiaia, oltre a decretare la definitiva scomparsa della pensione di anzianità, sostituita dalla pensione di vecchiaia anticipata. In assenza di un periodo transitorio, la riforma ha garantito l’applicazione dei vecchi requisiti solo ad alcune categorie di lavoratori (c.d. salvaguardati), peraltro in numero limitato perché soltanto ad esaurimento delle risorse finanziarie destinate. La progressiva elevazione del numero dei salvaguardabili, con il connesso incremento delle risorse, non è in grado di garantire l’accesso alle pensioni alla moltitudine di lavoratori che avevano accettato, prima del varo della riforma, di porre fine al proprio rapporto di lavoro (a volte in cambio di un incentivo) nella prospettiva di accedere alle pensioni secondo la vecchia disciplina (cd. esodati). Il presente contributo, dopo aver delineato il fenomeno ed analizzato il quadro normativo di riferimento, verifica i possibili contrasti di tale disciplina con i predetti costituzionali e ipotizza le possibili forme di tutela per gli esodati non salvaguardati
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014, n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i decreti legislativi 15 giugno 2015, nn. 80 e 81, concernenti, il primo, le misure di conciliazione delle esigenze di cura, vita e lavoro, e il secondo, la disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni. Il volume si propone di offrire un primo commento dei due provvedimenti, avvalendosi del contributo di esponenti dell'accademia, della magistratura e dell'avvocatura, le cui voci, a volte discordanti, testimoniano la vivacità del dibattito ed offrono al lettore una visione ampia e diversificata delle tematiche affrontate.
Il contributo esamina le numerose modifiche apportate al Testo unico sull’apprendistato dalle riforme Fornero e Letta al Jobs Act. L’autore si interroga sulle ragioni degli interventi, sulla loro continuità rispetto all’impostazione del Testo Unico, ed infine sugli effetti che potranno avere sull’utilizzazione dell’apprendistato. Le modifiche sono esaminate distinguendo quelle relative alla disciplina generale, da quelle inerenti le tre tipologie di apprendistato. Brevi osservazioni conclusive chiudono il lavoro
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014 n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i d.lgs. 4.3.2015, nn. 22 e 23 concernenti, il primo, i nuovi trattamenti di disoccupazione e, il secondo, il nuovo regime di tutela contro i licenziamenti illegittimi. Il volume si propone di offrire un primo approfondimento dei due provvedimenti, seppur ancora ‘a caldo’, grazie al contributo di esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, a volte in discordanza tra loro, il che testimonia la vivacità del dibattito tra gli stessi e dà modo al lettore di avvalersi di opinioni diversificate.
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014 n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i d.lgs. 4.3.2015, nn. 22 e 23 concernenti, il primo, i nuovi trattamenti di disoccupazione e, il secondo, il nuovo regime di tutela contro i licenziamenti illegittimi. Il volume si propone di offrire un primo approfondimento dei due provvedimenti, seppur ancora ‘a caldo’, grazie al contributo di esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, a volte in discordanza tra loro, il che testimonia la vivacità del dibattito tra gli stessi e dà modo al lettore di avvalersi di opinioni diversificate.
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014 n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i d.lgs. 4.3.2015, nn. 22 e 23 concernenti, il primo, i nuovi trattamenti di disoccupazione e, il secondo, il nuovo regime di tutela contro i licenziamenti illegittimi. Il volume si propone di offrire un primo approfondimento dei due provvedimenti, seppur ancora ‘a caldo’, grazie al contributo di esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, a volte in discordanza tra loro, il che testimonia la vivacità del dibattito tra gli stessi e dà modo al lettore di avvalersi di opinioni diversificate.
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014 n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i d.lgs. 4.3.2015, nn. 22 e 23 concernenti, il primo, i nuovi trattamenti di disoccupazione e, il secondo, il nuovo regime di tutela contro i licenziamenti illegittimi. Il volume si propone di offrire un primo approfondimento dei due provvedimenti, seppur ancora ‘a caldo’, grazie al contributo di esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, a volte in discordanza tra loro, il che testimonia la vivacità del dibattito tra gli stessi e dà modo al lettore di avvalersi di opinioni diversificate.
La normativa europea prevede che ai lavoratori dipendenti da imprese insolventi vengano garantiti i crediti maturati alla cessazione del rapporto di lavoro nonché la contribuzione omessa. Lo Stato italiano a tal fine ha costituito sin dal 1982 un Fondo di garanzia presso l’INPS che garantisce automaticamente la soddisfazione di tali diritti, sia pure a certe condizioni ed entro certi limiti, Il contributo analizza il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sviluppatosi nel trentennio di applicazione di tale normativa, evidenziandone i punti critici.
La sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, per eventi non imputabili al datore o ai lavoratori, comporta la perdita di salario integrata, a certe condizioni ed entro certi limiti, con l’intervento della Cassa integrazione guadagni. Il contributo analizza l’evoluzione della normativa in materia, stratificatasi nel corso del tempo sin dal primo intervento del 1945, sistematizzandola con il ricco contributo della dottrina e della giurisprudenza
Il volume costituisce la seconda parte di un commento alla politica del lavoro del Governo Renzi dedicata al disegno di legge S. 1428 approvato dal Senato l’8 ottobre 2014 e attualmente all’esame della Camera con l’identificativo C. 2660. Nel d.d.l. sono riportati i principi e criteri direttivi ai quali il Governo si dovrà attenere nell’esercizio delle deleghe per la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive nonché per il riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Il volume offre una serie di contributi che trattano dei profili più rilevanti del progetto di riforma e analizzano criticamente le implicazioni che esso porterà e gli interrogativi che lo stesso solleva nell’ambito delle principali tematiche del diritto del lavoro
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014 n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i d.lgs. 4.3.2015, nn. 22 e 23 concernenti, il primo, i nuovi trattamenti di disoccupazione e, il secondo, il nuovo regime di tutela contro i licenziamenti illegittimi. Il volume si propone di offrire un primo approfondimento dei due provvedimenti, seppur ancora ‘a caldo’, grazie al contributo di esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, a volte in discordanza tra loro, il che testimonia la vivacità del dibattito tra gli stessi e dà modo al lettore di avvalersi di opinioni diversificate.
In attuazione della legge delega sul lavoro 13 dicembre 2014, n. 183, c.d. Jobs Act 2, il Governo ha emanato i decreti legislativi 15 giugno 2015, nn. 80 e 81, concernenti, il primo, le misure di conciliazione delle esigenze di cura, vita e lavoro, e il secondo, la disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni. Il volume si propone di offrire un primo commento dei due provvedimenti, avvalendosi del contributo di esponenti dell'accademia, della magistratura e dell'avvocatura, le cui voci, a volte discordanti, testimoniano la vivacità del dibattito ed offrono al lettore una visione ampia e diversificata delle tematiche affrontate.
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