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Vitangelo Ardito
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Politecnico di Bari
Dipartimento
Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura
Area Scientifica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura
Settore Scientifico Disciplinare
ICAR/12 - Tecnologia dell'Architettura
Settore ERC 1° livello
PE - Physical sciences and engineering
Settore ERC 2° livello
PE8 Products and Processes Engineering: Product design, process design and control, construction methods, civil engineering, energy processes, material engineering
Settore ERC 3° livello
PE8_3 Civil engineering, architecture, maritime/hydraulic engineering, geotechnics, waste treatment
Nel Dipartimento ICAR di Bari, è in corso una ricerca su alcuni architetti tedeschi del secolo scorso: Paul Schmitthenner, Heinrich Tessenow, Theodor Fischer, Hans Doellgast e altri. In particolare si studiano gli aspetti della costruzione dell’architettura, le tecniche costruttive, l’utilizzo dei materiali, i sistemi di costruzione e i processi costruttivi. Al centro di questo lavoro è posto l’“oggetto architettonico”, studiato attraverso le ricerche negli archivi ed anche i rilievi sul campo, con restituzioni grafiche che “smontano e rimontano” l’edificio per comprenderne le ragioni formali e costruttive. I risultati della ricerca sono applicati nel “Laboratorio 1 di Costruzione dell’Architettura” dove è insegnato un metodo “artigianale” del progetto, che potrà essere utile nella professione.
A metà degli anni cinquanta su Schmitthenner scendeva il silenzio. In pochi parlarono dell'edificio ad Hechingen, nessuno di Bourdon sur Somme. Era considerato, nella storia dell'architettura del secolo scorso, neppure un minore, ma semplicemente un reazionario su cui bisognava tacere. Questo libro si occupa di Paul Schmitthenner (1884- 1972) allievo di Riemerschmid e Fischer, amico di Tessenow e Bonatz, professore presso la Technische Hohenschule di Stoccarda (1919-1945). Lo studio è stato orientato alla conoscenza dei suoi edifici, soprattutto realizzati, dalla scuola di Zuffenhausen alla Sala della Memoria del cimitero di Bourdon Somme, passando per gli edifici residenziali, la ricostruzione dell'Alte Schloss, la Königin-Olga-Bau e la banca di Heilbronn, gli edifici di Kilchberg, il municipio di Hechingen e il palazzo delle assicurazioni Frankona a Monaco. Il punto di indagine è affine all'interesse che ha Schmitthenner per quel “nucleo originario” della forma che chiama Baugestaltung – la concezione costruttiva dell'edificio – che è insieme arte del costruire e forma dell'architettura. Un tema che è possibile ricondurre alla tradizione della Baukunst” e alla declinazione personale che ne dà lo stesso Schmitthenner con la Gebaute Form (la Forma costruita): una sintesi di forma – tecnica – struttura, che è il contributo sempre attuale del lavoro di Schmitthenner alla modernità. Il libro è strutturato in nove capitoli dai quali emergono tematiche specifiche della “costruzione”: la forma non apparente e il Roh-Bau, il classicismo mite e la costruzione ordinaria, la forma astratta e la costruzione tettonica, la struttura a traliccio e la Gebaute Form, il dettaglio monumentale e la complessità della costruzione moderna. Questo lavoro sembra possa colmare un vuoto. L'opera di Schmitthenner, nel suo insieme, è testimonianza di un percorso diverso rispetto a quello dell'architettura moderna, un percorso che definire “tradizionalista” sembra riduttivo: occorre parlarne, nei termini proposti dallo stesso autore, di una “vera modernità”, il cui carattere riconoscibile è proprio questa unità tra concezione ed esecuzione, progetto e costruzione, idea e tecnica.
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