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Progeva S.R.L.
Acronimo
Non Disponibile
Partita Iva
05546620724
Codice ATECO
20.15.00
FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
Data di costituzione
25/05/2000
Descrizione sintetica dell'oggetto sociale
La mission aziendale di Progeva è reinserire nel ciclo vitale della natura le matrici organiche rinnovabili di tipo vegetale ed animale nel pieno rispetto dell’ambiente e delle normative che ne regolamentano la gestione. L’azienda si occupa in primo luogo di compostaggio che consiste nel recupero degli scarti organici attraverso la loro trasformazione in un fertilizzante organico chiamato compost. Il compostaggio rappresenta quindi indubitabilmente un sistema efficace per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse sia agricole che ambientali. Utilizzare compost nei terreni ha lo scopo di mantenere la fertilità, permette di ridurre l’impiego di fertilizzanti minerali (generalmente di sintesi e derivanti dal petrolio quindi provenienti da risorse non rinnovabili) riducendo al contempo la quantità di scarti organici da avviare a smaltimento in discarica o all’incenerimento.
L’obiettivo principale della tecnologia integrata pre-trattamento/digestione anaerobica/riuso dei residui di processo oggetto della presente proposta è di accoppiare i vantaggi dei bassi costi dei trattamenti biologici con il riutilizzo di materie secondarie al fine di migliorarne la qualità e di utilizzarne tutte le risorse energetiche disponibili secondo principi di sviluppo sostenibile. Il progetto permetterà, grazie a strategici accordi intercorsi, di sperimentare in scala pilota un impianto di DA concesso in comodato d’uso all’Unità di Ricerca (attraverso un accordo scientifico con l’ENEA) direttamente in campo, grazie alla disponibilità dell’azienda co-finanziatrice, che metterà a disposizione una particolare area dedicata all’interno di un impianto di compostaggio.
Il progetto rientra nelle misure in favore dell'autoimpiego, regolate dal Titolo II del D. Lgs. 185/00, che favoriscono l'inserimento nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione, qualificano la professionalità dei soggetti beneficiari e diffondono e promuovono la cultura d'impresa, rappresentando un importante sostegno alle politiche di sviluppo territoriale. Nello specifico il programma favorisce ed implementa le attività volte alla fabbricazione di fertilizzanti e composti azotati (esclusa la fabbricazione di compost).
Il progetto si pone l'obiettivo di mettere a punto un servizio integrato prototipale finalizzato al recupero di suoli agrari degradati (a causa di impoverimento di sostanza organica, di contaminazione da idrocarburi, ..).
INCREMENTO PRODUZIONE FERTILIZZANTI SU BASE ORGANICA DI CUI CONCIMI INNOVATIVI AD ALTO CONTENUTO BIOTECNOLOGICO, MEDIANTE COMBINAZIONE TRA SCARTI RECUPERATI, RESIDUI RIUTILIZZATI E MINERALI NATURALI
L'impiego del compost di qualità, ammendante ricco di sostanza organica, può rappresentare un’importante soluzione alla diminuzione tendenziale del livello di fertilità dei suoli agricoli che comporta effetti negativi sulle rese produttive. Le ricerche condotte finora sull'impiego del compost sono state rivolte essenzialmente alle modificazioni di alcune caratteristiche fisiche dei suoli, sul livello della respirazione e su alcune attività enzimatiche, sui contenuti di metalli pesanti nel terreno e nelle piante e sull'evoluzione del contenuto di possibili inquinanti. Di rilievo sono gli studi che hanno valutato gli effetti dell'uso di compost sulla fertilità biologica del suolo e sulla sua capacità di stimolare attività microbiche coinvolte nei cicli dei principali elementi nutritivi. Il presente progetto intende fornire al comparto produttivo agricolo un sistema analitico innovativo che consenta di valutare l’effetto dell’impiego del compost sulle caratteristiche metaboliche dei prodotti agroalimentari. A tal fine, la qualità del prodotto sarà valutata nell’insieme delle sostanze (metaboliti) che lo costituiscono (approccio metabolomico). Lo studio sarà volto al confronto degli effetti delle pratiche agronomiche tradizionali rispetto a quelle che prevedono l’uso di compost sul profilo metabolico del prodotto in esame. Le analisi condotte con l’approccio metabolomico permettono di sviluppare strategie di comunicazione e di marketing che agevolano e consolidano il rapporto tra produttore e consumatore. L'analisi metabolomica consiste nella valutazione qualitativa e quantitativa dei metaboliti contenuti nell'alimento e consente di ottenere informazioni sulla risposta della pianta agli stimoli agronomici e ambientali. Esistono diverse tecniche analitiche in grado di fornire informazioni sul profilo metabolico dei prodotti agroalimentari. La tecnica scelta dai proponenti del presente progetto è la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR), un metodo innovativo affidabile che permette di eseguire analisi robuste e ripetibili a livelli di eccellenza e che non necessita di manipolazioni complesse per la preparazione dei campioni da sottoporre ad indagine. L’NMR presenta il vantaggio di rivelare tutte le molecole osservabili contenute nel campione senza una conoscenza preliminare delle stesse, garantendo la “imparzialità” dell’operatore nella valutazione delle caratteristiche di un prodotto. Nel presente progetto sono valutate e confrontate le caratteristiche metaboliche di tre prodotti ottenuti da coltivazioni che prevedono l’impiego di compost e da coltivazioni convenzionali. La scelta dei tre prodotti tiene conto, tra l’altro, delle esperienze pregresse dei partner di progetto considerando in primo luogo colture quali grano, uva da tavola, nettarine, albicocche, pomodori, agrumi e finocchi. Sono valutati, inoltre, tutti i parametri chimico-fisici che garantiscono la sicurezza alimentare ai sensi dei disciplinari di produzione e considerando i requisiti di qualità del compost ai sensi del Decreto Legislativo n. 75 del 29 aprile 2010. Inoltre, la conoscenza del profilo metabolico del prodotto finale è sicuramente il mezzo più idoneo per valutare la validità delle pratiche agronomiche che prevedono l'impiego del compost. Lo studio dunque è volto alla valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli ottenuti con l'impiego del compost anche considerando l'attitudine dello stesso ad arricchire i suoli laddove si ravvisano diminuzioni sensibili del contenuto di sostanza organica. Al termine delle attività analitiche, sarà realizzato un software (denominato P.A.S.C.Qua.) che, mediante l’impiego di opportuni algoritmi di classificazione, è in grado di classificare il prodotto in esame sulla base delle pratiche agronomiche impiegate per la sua produzione. Il progetto è caratterizzato da quattro aspetti principali: - Aspetti agronomici e di mercato: individuazione dei prodotti ortofrutticoli e delle aziende agricole disposte a somministrare il compost parallelamente all'impiego dei metodi tradizionali per la produzione dei propri prodotti (i prodotti agricoli target oggetto dello studio saranno individuati tra le colture a ciclo produttivo corto e quelle a ciclo lungo); - Aspetti analitici: - ottimizzazione dei protocolli analitici NMR sui prodotti agricoli individuati; - esecuzione di analisi dei terreni; - analisi del compost ai sensi del Decreto Legislativo n. 75 del 29 aprile 2010; - analisi NMR e analisi tradizionali dei prodotti agricoli; - Aspetti statistici e informatici: - analisi statistica multivariata dei dati e correlazione dei profili metabolici dei prodotti ortofrutticoli oggetto di studio ottenuti con pratiche convenzionali e mediante l'impiego del compost; - realizzazione di un sistema informatico esperto che sarà in grado di classificare il prodotto in base alle pratiche agronomiche utilizzate per la sua produzione; - Aspetti divulgativi: individuazione delle strategie di comunicazione più efficaci per evidenziare la correlazione dei profili metabolici dei prodotti agroalimentari ottenuti con la somministrazione del compost in terreni propensi ad essere piantumati e, parallelamente, in suoli poco fertili.
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