Gestione ecocompatibile delle piante infestanti - limiti e prospettive dell'impiego di organismi e sostanze naturali

Abstract

Le piante infestanti sono tra i principali impedimenti per molte attività umane e la loro gestione rappresenta tuttora uno dei principali costi in ambito agrario, forestale e urbano. L'applicazione di agenti patogeni e artropodi, ritenuto un intervento importante di gestione ecocompatibile delle piante infestanti da affiancare o talvolta per sostituire i tradizionali metodi di gestione delle infestanti, si avvale di organismi fitofagi e/o fitopatogeni capaci di attenuare l'effetto dannoso di specie vegetali bersaglio senza danneggiare le specie non-bersaglio, come quelle coltivate o indigene. Questo intervento biologico di controllo è realizzato principalmente mediante il cosiddetto metodo "classico" e il metodo inondativo. Risultati molto incoraggianti sono stati ottenuti negli anni '60-'70 del secolo scorso soprattutto mediante un approccio classico del controllo biologico principalmente contro le specie infestanti aliene di pascoli o foreste. Contemporaneamente anche alcuni micoerbicidi sono stati registrati e utilizzati. Negli ultimi decenni si è assistito a un rinnovato interesse in specifiche condizioni colturali e naturali anche come conseguenza di un'aumentata domanda nella riduzione dell'impiego dei prodotti di sintesi per le produzioni alimentari e negli ecosistemi naturali, della recente legislazione che sta mettendo al bando alcuni erbicidi di sintesi o ne limita la loro applicazione, di un incremento dei consumi di prodotti agricoli e agro-industriali biologici, di costi progressivamente più elevati per lo sviluppo e la registrazione di nuove molecole, dell'insorgenza di resistenze agli erbicidi di sintesi, dell'impossibilità di utilizzare prodotti di sintesi in ambienti naturali o antropizzati, della necessità di controllare infestanti non-agrarie seppure invasive.Una volta forniti gli elementi di base per la comprensione dei principi legati al controllo biologico delle piante infestanti, gli Autori, sulla base delle loro specifiche competenze ed esperienze, forniscono un quadro sintetico dei punti di forza e di debolezza propri di queste strategie di controllo. Particolare attenzione è posta agli ambiti applicativi, alla tipologia degli organismi utilizzabili e alle possibili sinergie fra questi, alle problematiche relative alla selezione di questi organismi, alle esigenze di salvaguardia delle specie non-bersaglio e alla metodologia di studio necessaria a tal fine, agli aspetti tecnologici tesi a migliorare i sistemi di produzione, formulazione e applicazione per aumentare stabilità ed efficacia, e nel contempo a ridurre i costi di produzione, al miglioramento genetico, nonché al possibile uso di metaboliti di origine microbica come nuovi erbicidi di origine naturale.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • Vurro M.; de Lillo E.

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Anno di pubblicazione

2014

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