Attivita' nematocida di oli essenziali di ibridi di lavanda

Abstract

I nematodi fitoparassiti sono responsabili di perdite rilevanti per la produzione di numerose colture agrarie di rilievo economico, causa l'ampia diffusione e la polifagia delle specie più dannose. Gli oli essenziali di molte "aromatiche" appartenenti alla vasta famiglia botanica delle Lamiaceae hanno già dimostrato di possedere un'elevata attività nematocida e, quindi, un ampio potenziale d'impiego nella preparazione di formulati a maggiore sostenibilità ambientale rispetto ai prodotti nematocidi di sintesi (Isman, 2000; Andrés et al., 2012).Tra le lamiacee, il lavandino (Lavandula hybrida Rev.) occupa un ruolo di rilievo nel mercato mondiale degli aromi e fragranze, dato che i suoi oli essenziali (O.E.), estratti dagli apici fiorali di un gran numero di cultivars, trovano largo impiego nell'industria di saponi, profumi, cosmetici, ecc. Recenti sviluppi nella ricerca sugli O.E. di lavandino ne hanno inoltre dimostrato le proprietà analgesiche, antinfiammatorie, sedative ed antibatteriche, correlate al contenuto dei due maggiori costituenti di tali oli, il linalolo ed il linalil acetato (Lis-Balchin e Hart, 2002). Obiettivo di questo lavoro è stato uno studio preliminare sull'attività nematocida degli O.E. di quattro differenti cultivars di lavandino: Alba, Abrialis, RC (Rinaldi Ceroni) e Sumiens, nei confronti di due nematodi fitoparassiti di grande rilevanza economica, quello galligeno Meloidogyne incognita ed il nematode delle lesioni radicali Pratylenchus vulnus (Perry et al., 2009).


Tutti gli autori

  • S. Laquale; P. Leonetti; M.G. Bellardi; T. D'Addabbo

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2014

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