Virtus nel De re publica di Cicerone

Abstract

Nella riflessione ciceroniana il tema della virtus, fortemente ancorato ai principi della più salda tradizione romana, ma non indifferente a quanto era stato elaborato dalla cultura ellenistica nel campo della filosofia politica e dell’etica, assume prevalenti aspetti, a volte anche contradditori, come immediato riflesso della vicenda politica e umana dell’oratore, e delle attese, o illusioni, che egli si trovava a vivere nell’infuocato clima istituzionale, di uno dei più agitati e complessi periodi della vita repubblicana. Nel De re publica, la virtus, superata l’ereditarietà e la dimensione esclusivamente bellica, diviene facoltà operativa che si sostanzia nell’eticità dell’azione politica e nel vantaggio che apporta all’interesse comune; un valore indifferenziato che, esprimendo la pienezza della natura umana, si specifica in aspetti che rivelano capacità naturali e meriti. In questa prospettiva essendo una qualità socio-politica che si estrinseca al cospetto degli altri e, quindi, al servizio di tutta la collettività, la virtus è strettamente connessa al ‘premio’ che per essa viene tributato.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • MONTEFUSCO P.

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Anno di pubblicazione

2014

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ISBN

9788890956911


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