Punto è ciò che non ha parti. Profili filosofico-ermeneutici della musica classica

Abstract

La musica, nella sua tradizione, si rivela - prendendo a prestito un famoso postulato di Euclide -, "punto che non ha parti": condizione di armonia, di sviluppo delle forme e di rivoluzione del tempo in ogni epoca, perché la stessa trasformazione del mondo svolga un altro suo peculiare cammino, umano, storico, artistico. Sette note come sette in tutto furono quei pani, quei pesci, e bastarono per quella moltitudine, e ne avanzarono ancora, per un miracolo divino e umano che continua ad affascinarci, per rallegrarci e per stupirci, perché la musica possiede un che di divino, di assoluto. Sette note, eppure la creazione e l'originalità dell'invenzione sono e saranno sempre prodotte dal carattere unico, insostituibile, ed esclusivo dell'artista, del compositore che, proprio come uomo, si assume lui stesso la responsabilità della sua opera. La sensibilità, l'estro, non saranno mai elementi che potranno scaturire da un nastro magnetico, o da un corno inglese, o da una viola da gamba: piuttosto, per avanzato che sia il mezzo di produzione musicale, questo sarà sempre un mezzo e mai un fine nel pensiero e nell'anima del compositore


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • LONGO G.

Titolo volume/Rivista

Non Disponibile


Anno di pubblicazione

2011

ISSN

Non Disponibile

ISBN

8865310863


Numero di citazioni Wos

Nessuna citazione

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Numero di citazioni Scopus

Non Disponibile

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Settori ERC

Non Disponibile

Codici ASJC

Non Disponibile