Metafisica del Processo. Idee per una critica della ragione giuridica
Abstract
La teoria generale del processo ha sviluppato modelli del discorso giudiziale che appaiono incentrati sui predicati logici di verità o falsità. In realtà, la forma di inferenza alla base del processo ha la particolarità e l’anomalia di passare da proposizioni predicabili di verità o falsità (vedi le due premesse del sillogismo giudiziale in cui si stabilisce, da un lato, la norma da applicare e, dall’altro, i fatti accaduti) ad una conclusione, la sentenza, che è di per sé impredicabile di verità o falsità. Le norme, infatti, non sono vere o false, bensì valide o invalide. E la sentenza implica una norma. Il volume si divide in tre parti: Estetica, Retorica, Metafisica, per rispondere alla domanda su quale sia la relazione tra verità e validità nel processo, visto che tale relazione non può essere inferenziale stricto sensu. Tale tripartizione evoca la distinzione di Aristotele di: páthos, éthos e lógos.
Anno di pubblicazione
2010
ISSN
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ISBN
978-88-8422-899-4
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