Lodi non definitivi su questioni preliminari di merito
Abstract
Il saggio è volto ad indagare gli elementi di diversità tra la disciplina relativa alle sentenze non definitive su questioni preliminari di merito di cui agli art. 279, 2° comma, n. 4; 310, 2° comma; 338; 360, 3° comma; 420, 4° comma, c.p.c. e 129, 3° comma; 133, 3° comma, 133 bisdisp. att. c.p.c.) e quella dei lodi non definitivi di cui agli art. 816 bis, ultimo comma; 820, 4° comma, lett. c); 827, 3° comma, c.p.c., sotto il profilo della forma, dell’efficacia, del regime di stabilità e di impugnazione. L’analisi di queste ultime disposizioni conferma il principio che, anche nel procedimento arbitrale, lo svolgimento del giudizio può essere frazionato in vista della fissazione di «momenti della procedura», nel cammino verso la decisione, «al fine di rendere possibile l’ordinato svolgimento del giudizio colla progressiva e definitiva eliminazione di ostacoli»; tuttavia, la riscontrata diversità di disciplina impedisce di adottare in ogni caso le medesime soluzioni.
Anno di pubblicazione
2010
ISSN
1828-311X
ISBN
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