La cartolarizzazione dei beni pubblici
Abstract
Le esigenze finanziarie dello Stato (e degli enti pubblici in generale) hanno condotto ad intense dismissioni di beni pubblici, con applicazione di strumenti finanziari evoluti; il caso più significativo è quello delle cartolarizzazioni che consente di convertire attività non agevolmente negoziabili (ad es. gli immobili di proprietà pubblica), in strumenti finanziari di più facile collocazione sui mercati. La struttura dell’operazione di cartolarizzazione è diretta a permettere che il valore dell'immobile venga incorporato in un titolo e la cessione di questo comporta la dismissione del bene pubblico; la società veicolo agisce nell'esclusivo interesse dei soggetti che hanno acquistato i titoli che incorporano il valore del bene; la cessione dei beni materiali il cui valore è incorporato nel titolo avviene nel solo interesse del portatore del titolo, che infatti assume il rischio che se la rivendita intervenga con molto ritardo il prezzo conseguito dalla società di cartolarizzazione non copra l'intero valore del titolo e degli interessi. Ne deriva che la ragione che porta a ritenere che sussista un obbligo di cessione ad evidenza pubblica è data dalla natura del bene oggetto della vendita.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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CALDERAZZI R.
Titolo volume/Rivista
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Anno di pubblicazione
2012
ISSN
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ISBN
9788866111924
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