L’USO DEL TEST MMPI-2 NELLA VALUTAZIONE DELLE CONDOTTE DISTORSIVE: LA DISSIMULAZIONE

Abstract

Il test MMPI-2 è uno dei pochi strumenti psicodiagnostici che consente, con scale specifiche, l’individuazione di condotte distorsive. L’obbiettivo della comunicazione è quello di presentare uno studio della validità e individuazione del cut-off dell’indice di dissimulazione F-K del MMPI-2, che consente una maggiore accuratezza diagnostica tra profili del test Minnesota compilati con atteggiamento di minimizzazione o di amplificazione di problematiche presenti (dissimulazione e simulazione) e profili compilati con atteggiamento di spontaneità e compliance con le situazioni di esame clinico e medico-legale. In ambito forense usare strumenti che consentano l’individuazione di casi in cui è presente un’accentuazione psicopatologica o una minimizzazione della stessa per motivi difensivi o strumentali, può costituire indubbiamente un significativo contributo per l’accertamento della validità dei risultati acquisiti e per stabilire la credibilità di quanto viene riportato dai soggetti esaminati, con il rischio di rendere non valide le indagini effettuate. Il Campione sperimentale è composta da 311 soggetti interessati ad apparire esenti da disturbi psichici (di cui 253 sottoposti a selezione per entrare nelle Forze Armate dall’Ufficio Selezione di Bari e 58 interessati ad ottenere/rinnovare il porto d’armi o per riottenere la patente di guida sospesa per infrazioni al Codice della strada, sottoposti a valutazione psichiatrica presso la Clinica Psichiatrica dell’Universitá di Bari). Il Campione di controllo è composto da 49 soggetti sani, volontari di pari etá, scolarizzazione e genere, genuinamente interessati ai risultati del test al solo fine della autoconoscenza. Le mediane dell’Indice F-K del gruppo di controllo sono risultate al Wilcoxon Signed Rank test significativamente differenti da quelle dei selezionandi per le Forze Armate (p < 0.0001) e da quelle dei richiedenti l’idoneita psichica al porto d’armi o alla patente di guida (p < 0.0001). Le medie dell’Indice F-K del gruppo di controllo sono risultate al t-test di Student significativamente differenti da quelle dei selezionandi per le Forze Armate (t = 6.644; p < 0.0001) e da quelle dei richiedenti l’idoneita psichica al porto d’armi o alla patente di guida (t = 4.96; p < 0.0001). La differenza media dei punteggi F-K tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale dei potenziali dissimulatori e risultata di ca. 10 punti. Riassumendo, dall’analisi delle curve della Accuratezza Diagnostica globale al variare del cut-off dal nostro studio e risultato che valori dell’F-K inferiori a -10 sono affidabili indicatori di una reale condotta distorsiva in senso dissimulativo. L’accuratezza evidenziata dal Dissimulation Index (= 73%) di Gough, appare un risultato significativo che giustifica la nostra proposta di introdurre di routine all’interno di un protocollo diagnostico medico-legale l’utilizzazione del Dissimulation Index F-K di Gough quale indice numerico dell’atteggiamento distorsivo in senso dissimulativo per valori al di sotto di -10. In conclusione l’accuratezza diagnostica evidenziata dal test MMPI-2, nell’individuazione di soggetti potenzialmente dissimulatori, (indice di Gough, F-K < -10), consente di segnalare all’attenzione della comunitá scientifica e professionale dell’area medico legale e forense, l’importanza di adottare questo strumento psicodiagnostico, nel protocollo valutativo, come prezioso ausilio nella individuazione dei casi di dissimulazione di un disturbo mentale.


Tutti gli autori

  • GRATTAGLIANO I.;CATANESI R.

Titolo volume/Rivista

Non Disponibile


Anno di pubblicazione

2014

ISSN

Non Disponibile

ISBN

Non Disponibile


Numero di citazioni Wos

Nessuna citazione

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Numero di citazioni Scopus

Non Disponibile

Ultimo Aggiornamento Citazioni

Non Disponibile


Settori ERC

Non Disponibile

Codici ASJC

Non Disponibile