Il servo coadiuvante nel teatro di Molière. Mascarille e Scapin

Abstract

E' possibile distinguere nel teatro francese del Seicento due figure di servi: una che mette la propria abilità e fantasia al servizio del giovane padrone; l'altra, balorda, incapace di reprimere i propri istinti. Quest'ultimo tipo di servo contesta i valori mondani e i codici etici alti cui contravviene? L'articolo risponde a questa domanda, analizzando due servi del teatro di Molière: Mascarille e Scapin. Il primo si evolve dall'"Étourdi" alle "Précieuses Ridicules", passando dal ruolo di servo coadiuvante a quello di servo punito in quanto vìola le regole del suo ruolo. Per gli spettatori seicenteschi, però, non è possibile identificarsi con le sue trasgressioni, in quanto la distinzione classica tra Comico e Serio, tra Basso e Alto lo impedisce. Al contrario Scapin, nelle "Fourberies", innova il tipo drammatico del valletto: rovescia le gerarchie di valore, in quanto servo per la prima volta dotato di un senso dell'onore. La sua vittoria segna il trionfo del Teatro sulle regole della Realtà.


Autore Pugliese

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  • FIORENTINO F.

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Anno di pubblicazione

2014

ISSN

0039-2944

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