Il governo Orlando-Sonnino e le questioni coloniali africane alla Conferenza della Pace di Parigi nel 1919
Abstract
L’articolo analizza i tentativi del governo italiano di ottenere annessioni territoriali in Africa orientale e settentrionale a l’atteggiamento di Roma verso la creazione del sistema dei mandati della Società delle Nazioni durante i negoziati alla Conferenza della Pace di Parigi. Obiettivo italiano fu di convincere Gran Bretagna e Francia a cedere territori ai confini della Somalia italiana e dell’Eritrea per permettere al nostro Paese di accerchiare l’Etiopia e affermare l’egemonia italiana nel Corno d’Africa. L’Italia desiderava altresì rafforzare la propria posizione in Libia rispetto ai domini francesi e britannici circostanti. Londra e Parigi rifiutarono le domande di Roma temendo l’espansionismo italiano. La strategia politica e diplomatica italiana indica che il nostro Paese perseguiva una politica coloniale antiquata e tradizionalista, poco sensibile e attenta ai mutamenti nell’opinione pubblica e nel sistema politico internazionale prodotti dalla prima guerra mondiale. Per esempio i politici e i funzionari italiani mostrarono poco interesse verso la creazione di forme di controllo internazionale sulle ex colonie tedesche .
Anno di pubblicazione
2013
ISSN
0029-6236
ISBN
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