GENOESE WAY OF LIFE. VIVERE DA COLLEZIONISTI TRA SEI E SETTECENTO (con CD-rom allegato)

Abstract

Il volume propone una lettura della 'Genoese Way of Life' tra Seicento e Settecento attraverso il filtro della cultura materiale e visuale della casa aristocratica intesa come spazio del collezionismo, nonché come strumento di interpolazione tra immagine pubblica e privata. Il successo dei genovesi e della loro Repubblica sin dal XVI secolo è stato misurato dalla critica soprattutto sulla base dei fasti commerciali e finanziari che hanno garantito la sua prosperità in equilibrio tra le sfere di influenza francese e spagnola. In questo, una potenza paradossale essenzialmente per due motivi: 1) perché dotata di una proiezione globale, ma priva di un vero e proprio territorio di riferimento (a eccezione di quegli imbelli ‘Dominii’ costellati di ville e giardini che specie la cartografia del Settecento illustrò con dovizia di particolari); 2) perché costruita su un sistema di potere contrario alla monarchia, ma comunque cresciuto grazie a una oligarchia mercantile abbastanza scaltra da nominare la Madonna ‘regina della città’ (1637) e, contemporaneamente, da proiettarsi sul meridione regnicolo alla ricerca di una legittimazione neo-feudale. Un terzo paradosso è possibile individuarlo nel rapporto con la Curia romana, cementato sì da papi e cardinali spesso di origine ligure, ma non bastevole ad arginare la furia del visitatore apostolico monsignor Francesco Bossio contro il modello residenziale dei genovesi, da lui ritenuto talmente ricco da rischiare di «oltrepassare la christiana modestia» (1582). In una così complessa e contraddittoria politia si crearono le condizioni per un gran numero di iniziative legate alla dimensione artistica e architettonica dell’abitare, comunque non sufficienti a far sì che chiunque vivesse a Genova potesse davvero beneficiare di sontuose dimore. Infatti, le case non erano certo tutte simili a quelle disegnate da Galeazzo Alessi e poi propagandate da Pietro Paolo Rubens: la cifra di quanto la povertà fosse diffusa anche a Genova è data dall’enorme cubatura dell’Albergo dei Poveri che le classi più fortunate fecero costruire (1652-56) per eliminare dal loro sguardo i mendicanti assiepati davanti alle eleganti abitazioni affacciate sulle Strade Nuove o concentrate nelle riservatissime curie. In un simile panorama, le dimore in questione sono diventate oggetto di un quarto paradosso, quello notato dal ricordato pittore-diplomatico fiammingo al servizio dei Gonzaga che ebbe a scrivere di residenze di «gentiluomini» (al governo di una Repubblica), paragonabili per splendore a palazzi di principi «assoluti a capo di una monarchia». Il caso ‘Genova’ è intrigante perché tutte le componenti appena ricordate hanno contribuito ad alimentare una sorta di mito. In questo libro non si è inteso stabilire se si tratta di un mito vero o falso, ma capire come questi aspetti abbiano impattato nel Seicento e poi ancora nel Settecento - quindi per tagli cronologicamente coerenti - sulla vita di alcuni casati presi in considerazione quali casi esemplari, come i Sauli, i Brignole-Sale, i Pallavicini, i Grillo, i Centurione. Il tutto attraverso uno spoglio sistematico delle fonti archivistiche condotto su numerose tipologie di documento (inventari, lettere, memorie, libri contabili, testamenti) utile per porre in risalto la grande varietà di caratteri, destinazioni e beni che una dimora genovese poteva vantare, la funzione degli oggetti d’arte e del collezionismo nella vita di un gruppo familiare o, per dirla con la disarmante efficacia delle parole di Marta Ajmar, «the cultural significance of things». L’ambiente domestico, e al suo interno la famiglia che viveva circondata da mobili, quadri e apparati decorativi - spesso decisi in piena coerenza con le scelte sperimentate all’esterno di quelle mura, nelle cappelle e nelle chiese gentilizie - dimostra una consapevolezza di marca europea in linea con i brillanti risultati economici. Ricchezza e immagine, articolazione e


Autore Pugliese

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  • LEONARDI A.

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Anno di pubblicazione

2013

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ISBN

9788849227420


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