Credenza e potere nei fatti istituzionali

Abstract

I fatti istituzionali nascono, come ha spiegato John R. Searle in The Construction of Social Reality, attraverso l’assegnazione di una funzione di status a un sostrato materiale che di per sé non coincide con la stessa funzione. In tal senso, una banconota non è tale per il solo fatto di essere un pezzo di carta così e così. C’è bisogno del suo riconoscimento sulla base di un potere costitutivo legittimato ad assegnare una certa funzione ad un determinato fatto materiale. L’articolo pone un interrogativo importante. Esistono istituzioni forti, istituzioni cioè che non dipendano da un mero potere costitutivo? La risposta e nei diritti umani. In questo caso, infatti, la funzione di status (l’essere l’uomo titolare di diritti fondamentali) coincide realmente con il suo sostrato materiale (l’essere uomo) e non dipende dalla semplice performance del linguaggio con cui nascono in genere i fatti istituzionali. C’è di più. Tutti gli altri poteri e le altre istituzioni dipendono dai diritti. Più il potere realizza i diritti, più è forte.


Autore Pugliese

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  • INCAMPO A.

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2014

ISSN

2280-482X

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