Aggressioni e molestie: un rischio sottovalutato nelle strutture sanitarie. Indagine quali-quantitativa e misure di prevenzione

Abstract

La “violenza sul posto di lavoro” è definita dal National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) come “atti violenti, incluse aggressioni fisiche e minacce di aggressione, dirette verso soggetti sul lavoro o in servizio” (NIOSH 2002). Negli ultimi anni, la comunità scientifica e i mezzi di informazione hanno posto l’attenzione su tale fenomeno. Si stima che circa un quarto delle suddette violenze riguardino il settore sanitario. Diversi studi soprattutto riguardo le aggressioni verso gli infermieri sono reperibili in letteratura, con particolare riferimento agli infermieri di Pronto Soccorso, che appaiono tra le categorie sanitarie più a rischio. Le esatte dimensioni del fenomeno però sono difficili da definire, data la tendenza a non riportare gli incidenti, spesso considerati come “parte del lavoro” e “inevitabili”. Il fenomeno delle violenze nei confronti degli operatori sanitari risulta ben presente in tutto il mondo, interessando sia i paesi in via di sviluppo che quelli industrializzati, e in uno studio che ha interessato trasversalmente diversi Stati (Brasile, Bulgaria, Libano, Portogallo, Sud Africa, Thailandia,Australia), è emerso che più del 50% dei lavoratori ha avuto esperienza di almeno un episodio di violenza fisica o psicologica nei 12 mesi precedenti il sondaggio La violenza psicologica, risulta ampiamente più diffusa della violenza fisica, in particolare nella forma di “verbal abuse” L’EU-OSHA afferma che il 15% dei lavoratori europei impiegati nel settore sanitario ha subito delle aggressioni nel corso del 2010. In un lavoro statunitense coinvolgente 3465 infermieri dei dipartimenti di emergenza è emerso che, nei 3 anni precedenti lo studio, circa il 25% del campione analizzato è stato vittima di aggressioni fisiche più di 20 volte, e quasi il 20% è stato vittima di abusi verbali più di 200 volte. In Italia gli studi riguardanti il fenomeno delle violenze nei confronti del personale sanitario sono ancora pochi, solo negli ultimi anni si sta focalizzando l’attenzione su questi temi: in una indagine effettuata in una unità sanitaria locale italiana tra il 2005 e il 2011 con cadenza biennale, su 1411 lavoratori aderenti all’indagine, il 9% afferma di aver subito una aggressione fisica nei 12 mesi precedenti, il 19% molestie di vario tipo, e il 3% circa dei lavoratori negli ultimi due bienni esaminati afferma di aver subito stalking. Inoltre le stime sulla frequenza delle aggressioni fisiche in un anno variano tra il 3% ed oltre il 70%, e ancora più difficile è valutare la frequenza delle aggressioni non fisiche, che nei diversi studi riguardano tra il 38% ed il 90% dei lavoratori. Per questo è fondamentale monitorare il fenomeno delle aggressioni, grazie anche a schede di incident reporting dedicate. A questo proposito, anche la violenza tra operatori, non solo quella perpetrata dai pazienti andrebbe regolarmente tracciata tramite un “reporting system” standardizzato, in quanto rappresenta una notevole fonte di stress sul lavoro per gli operatori degli ospedali. Obiettivo dello studio: Valutare il rischio da aggressioni e molestie nel contesto sociosanitario in base alle categorie professionali ed agli ambienti di lavoro. Lo studio ha lo scopo di individuare i soggetti e gli ambienti di lavoro più a rischio ed elaborare strategie di prevenzione e di fronteggiamento (buone prassi, azioni di mitigazione, centri di ascolto) del rischio. Materiali e metodi: Sono stati reclutati n. 107 operatori di uno dei più grandi ospedali del Sud di Italia, (medici, psicologi, infermieri, ausiliari socio-sanitari, assistenti sociali) e n. 88 operatori con le stesse qualifiche professionali che lavorano in servizi territoriali socio-sanitari. Dopo aver acquisito il consenso di tutti gli operatori, è stato loro somministrato un questionario semistrutturato al fine di raccogliere sia


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • BALDASSARRE A.;MARTINA G.L.M.;GRATTAGLIANO I.;MUSTI M.

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2015

ISSN

1121-1717

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