Riconoscimento dell’iride in condizioni critiche
Abstract
I sistemi biometrici sono in grado di fornire un livello di sicurezza più elevato rispetto ad altri sistemi di autenticazione basati su password o schede, ma esistono alcuni problemi legati alle caratteristiche della biometria stessa (alcune cambiano nel tempo in modo significativo) o ai dispositivi utilizzati per catturarle (alcuni possono essere indotti in errore o possono avere difficoltà ad acquisire il tratto biometrico) che scoraggiano la loro diffusione. Le biometrie più utilizzate per il riconoscimento automatico di persone sono le impronte digitali e i tratti somatici. Il primo è altamente affidabile ma oneroso dal punto di vista computazionale, mentre il secondo richiede un settaggio ben controllato. Vedremo che l'iride si presta molto meglio di altri dati biometrici per l'identificazione certa, ma che le applicazioni presenti sul mercato fino ad oggi sono state limitate dalla necessità di acquisire l'iride a distanza ravvicinata e con una pur minima cooperazione da parte dell'utente. Per questo motivo, la ricerca sta indagando recentemente sull'uso di sistemi di riconoscimento dell'iride, anche in condizioni critiche, al fine di sviluppare sistemi affidabili in grado di acquisire l'iride a distanza e con poca collaborazione da parte dell'utente, e rendere questo strumento maggiormente utilizzabile nell’ambito della tracciabilità di individui segnalati.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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Mastronardi G , De Marsico M , Galdi C , Nappi M , Riccio D
Titolo volume/Rivista
MONDO DIGITALE
Anno di pubblicazione
2014
ISSN
1720-898X
ISBN
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