Beni comuni e design: grammatiche della moltitudine. Commons and design: a grammars of multitude.
Abstract
"Quando i diritti di cittadinanza divengono quelli che accompagnano la persona quale che sia il luogo in cui si trova, l'individuazione di questo spazio infinito, di questo nuovo common, porta con sé uno stare nel mondo che certamente sfida la cittadinanza oppositiva nazionale puramente identitaria. [....] Siamo di fronte ad una nuova razionalità che ha il suo fondamento nella connessione sempre più intensa tra persone e mondo esterno, con una forza espansiva che si estende sino alle frontiere della ridefinizione complessiva della collocazione della persona in un'organizzazione sociale globalmente intesa, identificata appunto attraverso le caratteristiche dei beni da tutelare come comuni, come dimostra, ad esempio, la conoscenza in rete." (Rodotà, 2013, p. 465). Si intuisce come la riflessione sui beni comuni costituisca una premessa indispensabile alla comprensione dei complessi processi di condivisione. Così intesi, essi inaugurano una svolta epocale per la ridefinizione della collocazione sociale dell'individuo, dei suoi bisogni e delle risposte che il design può darvi.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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CARULLO R
Titolo volume/Rivista
DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN
Anno di pubblicazione
2013
ISSN
1594-8528
ISBN
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