Orientamento come educazione alla transizione. Per non farsi “schiacciare” dal cambiamento

Abstract

In tempi recenti il concetto di orientamento ha subìto profonde trasformazioni sia dal punto di vista teorico che prassico, finendo con l’assumere i tratti di una vera e propria categoria esistenziale, una attitudine comportamentale atta a far fronte alla instabilità dei contorni delle trasformazioni professionali e del più generale contesto di vita. Si tratta, allora, di imparare a governare la transizione esercitandosi, per l’intero corso della vita e nella pluralità dei contesti esperienziali, senza “perdere la bussola”. Occorre dunque formare persone competenti, cioè in possesso di competenze ma soprattutto - come dice Le Boterf - in grado di mobilizzarle attraverso la confluenza e la reciproca interferenza tra la capacità, la volontà e la possibilità di agire. Today the concept of orientation, both on thetheoretical and practical side,has become an existential category: a precise behavior to face the professional instability in every life context. It is necessary to govern this transition by a specifical lifelong learning. We need to train competent people - as Le Boterf says - , who is able to coordinate capability, willingness and ability to act.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • Loiodice I.

Titolo volume/Rivista

METIS


Anno di pubblicazione

2012

ISSN

2240-9580

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