Madri sociali e filantrope amorose. Il ruolo delle donne bennate nel pensiero di Raffaello Lambruschini
Abstract
Dal XIX secolo si impone una diversa concezione dell'infanzia che costringe educatori, filantropi e uomini di Chiesa a riflettere su come alleviare i bisogni e la povertà nei bambini che vivono in condizioni di estrema indigenza. Molte madri, appartenenti alle classi inferiori, sono costrette a lavorare tutto il giorno nelle fabbriche nascenti. Questi bambini, abbandonati a se stessi e privi di educazione morale e formazione, potrebbero diventare un problema sociale per il futuro, andando ad aumentare il numero di emarginati, criminali e persone che rappresentano una minaccia per l'ordine sociale. Così nasce l'idea di creare appositi spazi dove i bambini possano essere custoditi per dare loro cibo e educazione: l'istituzione si basa sugli asili di carità fondati in Lombardia da Ferrante Aporti e imitato dal resto d'Italia, per la sua efficacia. Un elemento chiave è l'attivismo di alcune donne di Bologna con la fondazione di un asilo d'infanzia: queste donne istruite, filantrope, si impegnano in questa missione con competenza ed entusiasmo e che si ispirano alle teorie di Lambruschini. Sarà brevemente passato in rassegna il caso di un asilo fondato a Bologna nella prima metà del secolo XIX.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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Cagnolati A.
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Anno di pubblicazione
2012
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