L'eredità dell'Umanesimo italiano. Pier Paolo Vergerio e le sue teorie educative
Abstract
Al principio del XV secolo inizia un’ abbondante produzione di trattati pedagogici miranti alla elaborazione di linee educative basiche per la nuove generazioni. La qualità e la quantità di queste opere è dovuta al mutamento globale conseguente alla fine del Medio Evo nella società italiana: non più dirette verso un indefinito mondo ultraterreno, le energie vitali si dispiegano nella vita activa e concreta delle città, governate da élites e dalla borghesia mercantile. Un tale cambio di prospettiva esige che coloro che governano siano istruiti ed educati ai valori morali espressi nelle opere classiche greche e latine. Il primo in assoluto fu il trattato De ingenuis moribus et liberalibus adolescentiae studiis, scritto al principio del secolo XV da Pier Paolo Vergerio, un illustre umanista italiano che visse tra il 1370 e il 1444. La sua opera pone in rilievo i doveri sia della famiglia che del precettore nel plasmare il carattere degli adolescenti e, al contempo, disegna un curriculum educativo moderno ed efficace che sarà ripreso dagli umanisti dell’epoca successiva, convertendosi così in un modello pedagogico da imitare.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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Cagnolati A.
Titolo volume/Rivista
RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE
Anno di pubblicazione
2016
ISSN
2384-8294
ISBN
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