Un contributo alla delineazione del rapporto tra economia e società nella corte del Rinascimento: il De re aulica di Agostino Nifo
Abstract
Il presente articolo è stato sottoposto a Double-Blind Peer Review Process e i referees sono stati individuati nel numero dei membri del comitato scientifico internazionale dello stesso volume. Il contributo approfondisce l'aspetto del rapporto tra filosofia e società nel Rinascimento in particolare in relazione all'aspetto dell'economia. Fino alla età moderna il testo di riferimento in materia di approccio di qualche scientificità in materia di gestione dei beni materiali è costituito senz’altro dagli Economica attribuiti ad Aristotele. È necessario ricordare, tuttavia, che, benché di questa materia nel Rinascimento si parli solo in ambito aristotelico, gli Economica non sono opere di economia nel senso moderno del termine e comunque non di economia politica ma piuttosto sono testi che riguardano l’amministrazione domestica, come la stessa etimologia del termine “economia” suggerisce. Molto più vicino al significato odierno del termine “economia” è nell’antichità quello di “crematistica”, la scienza che si occupa della natura e dell’acquisizione delle ricchezze. La trattazione riguardante la gestione dei beni materiali nel Rinascimento ha un ambito letterario di elezione costituito dalla trattatistica di Corte successivamente studiata come filosofia civile dell’epoca umanistico-rinascimentale.
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2013
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