Terremoto, famiglia e proprietá. Il caso della Calabria tardo-settecentesca
Abstract
Il saggio ricostruisce i rapporti patrimoniali e le questioni familiari al tempo del disastroso terremoto calabro-messinese del febbraio-marzo 1783, che, oltre a radere al suolo la metà dei centri abitati delle odierne province di Catanzaro e Reggio Calabria, provocò, direttamente o per le conseguenti epidemie, la morte di circa trentamila persone (il 10 per cento dell'intera popolazione). Il tragico e spettacolare evento, se, da un lato, richiese una difficile e complessa azione di soccorso, dall'altro innescò una serie di processi, attraverso i quali la società calabrese del tempo cercò di superare gli effetti indotti dal macrosismo, sia nel breve, sia nel lungo periodo. In tale ottica, il contributo s'avvale, tra l'altro, di una documentazione seriale (gli atti notarili), la cui sistematica utilizzazione con metodologie avanzate ha consentito, attraverso le testimonianze dirette dei notai e dei loro clienti, di ricomporre in un quadro unitario le molteplici spinte alla rinascita di una società segnata dalla catastrofe, che aveva sconvolto gran parte del paesaggio agrario e provocato migliaia di vittime (soprattutto donne e bambini).
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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Gaudioso F.
Titolo volume/Rivista
RICERCHE STORICHE
Anno di pubblicazione
2016
ISSN
1974-4072
ISBN
Non Disponibile
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