Quale felicità?
Abstract
In tutto il volume e in particolar modo nel saggio introduttivo di Forcina è affrontata la relazione tra situazione economica e benessere, relazione che scaturisce dalla domanda sul senso della felicità e dal rapporto tra denaro, lavoro, benessere economico e politiche di cittadinanza. La “differenza” di sguardo e di esperienza apre a una lettura politica radicale e mostrao che quello che accade a ciascunao di noi, non riguarda solo noi. Questo consente di agire con consapevolezza, fiducia e responsabilità politica anche nella ricerca della felicità. Ne deriva una interessante lettura, che pone la felicità in un benessere che non è casuale e neppure determinato, ma fondato su scelte orientate da desideri. Si tratta di una posizione ben diversa da quella che invoca “il diritto alla felicità”, perché questo genera radicalismo individualistico e spinge a conseguire il massimo della soddisfazione e godimento senza desiderio, che non è felicità. Viene a profilarsi un interessante modo di essere comunità che consente un più vero benessere, anche attraverso la riappropriazione del tempo per sé, e ne deriva una concezione della felicità che non va mai intesa come felicità interiore, così come la libertà femminile non è stata mai intesa come libertà interiore. Emerge il dato che la crisi che le società di mercato stanno attraversando non è solo crisi economica, ma è crisi relazionale, esasperata dalla grande illusione del mercato che ha monetizzato ogni tipo di relazione umana.
Anno di pubblicazione
2011
ISSN
Non Disponibile
ISBN
Non Disponibile
Numero di citazioni Wos
Nessuna citazione
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Numero di citazioni Scopus
Non Disponibile
Ultimo Aggiornamento Citazioni
Non Disponibile
Settori ERC
Non Disponibile
Codici ASJC
Non Disponibile
Condividi questo sito sui social