Olio di krill: una nuova e preziosa fonte di omega 3 dai mari del Nord
Abstract
Le alterazioni del metabolismo lipidico, ampiamente diffuse tra gli individui dei paesi sviluppati, rappresentano la maggiore causa scatenante le patologie cardiovascolari. Un ruolo molto importante nella prevenzione di queste patologie è svolto dagli acidi grassi EPA e DHA, contenuti negli oli di pesce, dal momento che questi acidi grassi sono in grado di svolgere diversi effetti benefici sull’organismo: riducono i livelli di trigliceridi, prevengono le aritmie, riducono l’infiammazione e abbassano la pressione sanguigna, svolgendo un’azione preventiva nei confronti delle patologie cardiovascolari. Recentemente, è stata introdotta sul mercato una nuova fonte di EPA e DHA: si tratta di un olio estratto da invertebrati marini, appartenenti alla specie Euphasia superba e denominato “olio di krill”. Numerosi sono gli integratori e le pillole a base di questo olio immessi di recente nel mercato internazionale e pubblicizzati in virtù delle proprietà benefiche possedute da EPA e DHA e del potenziale antiossidante delle molecole in esso contenute. Grazie alle sue potenzialità ipolipidemizzanti, maggiori rispetto agli oli di pesce, l’olio di krill potrebbe essere utilizzato nella cura e/o prevenzione di dislipidemie e obesità, come nuova e preziosa fonte di acidi grassi della serie ω-3.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
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Ferramosca A. , Di Giacomo M. , Zara V.
Titolo volume/Rivista
BIOLOGI ITALIANI
Anno di pubblicazione
2015
ISSN
0392-2510
ISBN
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