La nomenclatura e la codificazione degli elementi, dei composti, delle merci e dei rifiuti: luci ed ombre

Abstract

La necessità di indicare o distinguere con un nome, un codice o una matricola, composti, merci e persino persone, risale ai tempi più antichi, in quanto connaturata con l’esigenza di individuare con precisione, rapidamente e senza possibilità di dubbi, gli stessi oggetti o persone. Tale esigenza naturalmente si è accresciuta con lo sviluppo delle società industrializzate ovvero con la proliferazione di composti e merci di ogni genere, ed è diversa in relazione alle esigenze da soddisfare. L’attribuzione di un codice ad una molecola, ad un’arma portatile, ad una vernice o ad un volume risolve problemi diversi. Nel primo caso si vuole risalire alla formula e alle conseguenti caratteristiche chimico-fisiche, nel secondo si vuole individuare il proprietario dell’arma, nel terzo il tipo di vernice per evitare confusioni durante l’uso e per altre esigenze dei produttori, nel quarto caso si facilita la ricerca del volume in una biblioteca o si soddisfano altre esigenze (per evadere ordini, gestire le rese, compilare cataloghi, ecc.). Nel mentre però in alcuni settori è stato relativamente semplice contraddistinguere con un nome o un numero l’oggetto da identificare (si pensi ai mezzi di trasporto, alle abitazioni, alle armi portatili, ai libri, ecc.), in altri set-tori l’impresa si è rilevata più difficile del previsto. Si pensi ai composti chimi-ci e ai prodotti derivati e, in particolare, ai rifiuti. Esaminiamo più da vicino alcuni di questi sistemi di codificazione.


Autore Pugliese

Tutti gli autori

  • M. Ruberti , B. Leoci

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2010

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