L’Unità d’Italia. La storia celata
Abstract
Classe idiota, nella terminologia ottocentesca, sono i lavoratori dei campi: contadini e braccianti agricoli. La transizione dal pluristatalismo italiano anteriore al 1860 (8 Stati nella Penisola) al Regno d’Italia passò attraverso i plebisciti a suffragio universale maschile. Malgrado in anni recentissimi giovani storici si siano azzardati a rileggerne le vicende proponendo la lettura edulcorata della “festa della Nazione”, la realtà fu diversa. Nei vari contesti statali pre-unitari (Toscana, Ducati Padani, Legazioni Pontificie, Regno delle Due Sicilie, province pontificie marchigiane e umbre) gli elettori furono obbligati a votare sì, utilizzando schede prestampate o firmando su registri; malgrado le intimidazioni, circa il 30% degli aventi diritto si astenne dalle urne; si ipotizza che potesse trattarsi di contadini, diffidenti rispetto a borghesi (Italia centrale) e galantuomini (Due Sicilie).
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2011
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