I crateri a volute a Metaponto: i dati della chora
Abstract
I crateri a volute entrano a far parte del repertorio morfologico della ceramica lucana a figure rosse sin dalle prime fasi della produzione con un esemplare attribuito ai Pittori di Pisticci e del Ciclope; sempre attestati con un numero esiguo di esemplari, essi sono decorati anche dal Pittore di Palermo, dal Pittore delle Carnee e dai Pittori di Creusa e Dolone. Le evidenze relative alla presenza di vasi di questa forma a Metaponto e nel suo territorio riguardano invece principalmente la seconda metà del IV secolo a.C. quando crateri a volute sono stati rinvenuti, oltre che nelle necropoli urbane (Crucinia) e della chora (Pantanello, Avinella, Giardinetto, Pizzica), anche nel santuario di Pantanello.
Autore Pugliese
Tutti gli autori
-
F. Silvestrelli
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Anno di pubblicazione
2014
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